Corruzione, truffa aggravata, falso ideologico e ricettazione: sono i reati contestati, a vario titolo, ai 9 imputati destinatari della richiesta di rinvio a giudizio firmata dal sostituto procuratore Remo Epifani.
Si tratta dell’imprenditore di San Giorgio Jonico Giuseppe Tombolini, 50 anni, e di 8 medici (uno dei quali recentemente scomparso) finiti sotto inchiesta a seguito degli accertamenti compiuti, anche tramite intercettazioni, dai carabinieri del Nas di Taranto.
Tutto ruoterebbe, secondo l’accusa, attorno all’attività svolta dalle officine ortopediche Tombolini di San Giorgio Jonico nelle quali in un periodo compreso tra il 2010 e il 2011 sarebbero stati attestati falsi piani riabilitativi nei confronti di pazienti allo scopo di farsi rimborsare dal Servizio Sanitario Nazionale il compenso per le protesi. Oltre a numerosi episodi di falso ideologico, relativi a visite ortopediche in realtà mai sostenute ma necessarie documentalmente al fine della sottoscrizione del piano riabilitativo, nell’inchiesta sono spuntati anche episodi di corruzione in quanto un medico, in particolare, avrebbe utilizzato al di fuori della struttura pubblica di appartenenza, il ricettario del Servizio Sanitario Nazionale, utilizzando un locale ambulatorio allestito proprio presso le officine ortopediche Tombolini, dove avrebbe ricevuta i pazienti, facendosi pagare il relativo compenso per la prestazione professionale.
A Tombolini viene infine contestata la ricettazione di moduli in bianco per la redazione di piano riabilitativo provenienti dal Policlinico di Bari e dalle Asl di Tarato e Matera.[M.Maz.]
Truffa e corruzione in sanità

Giovedì 01 Settembre 2016, 12:02
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