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Il lutto della «Taranta»
Pochi vip e meno folla

 
Daniela Pastore

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Daniela Pastore

Il lutto della «Taranta»Pochi vip e meno folla

Sabato 27 Agosto 2016, 23:00

29 Agosto 2016, 13:30

Un minuto di silenzio per le vittime del sisma del Centro Italia. La Notte della Taranta 2016 inizia cosi, nel giorno del lutto nazionale sia pure in tono minore rispetto all'ultima edizione. La grande kermesse di musica popolare si trasforma in una maratona di solidarietà con i sindaci della Grecia salentina e il presidente della Fondazione Ndt Massimo Manera che invitano i presenti a rimpinguare i salvadanai pro terremotati.
La piazza di Melpignano si riempie già nel primo pomeriggio, anche se come fa sapere la questura, c'è meno gente della scorsa edizione (erano attese 200mila persone ma il sisma ha ridimensionato i numeri). Pochi politici e vip in coincidenza con il lutto nazionale per le vittime del terremoto. Alle 18.30 inizia il pre-concertone. Suonano i rifugiati di Coro Made in Word, gli Armonauti, Antonio Infantino, Nidi D'Arac. Non manca nulla del folcklore che da 19 anni rende unica la kermesse: colori e dialetti, gonne svolazzanti, vino, cibo, allegria, voglia di stare insieme. Ronde, tamburelli, qualche intervento per stato d'ebrezza.

Lo show iniziato alle 22.30, con la maestra contestatrice Carmen Consoli che sale sul palco assieme alle ospiti, Nada, Tosca, Fiorella Mannoia, Lisa Fischer, Buika, ed assieme all'Orchestra, chiede alla folla il silenzio. "Noi artisti abbiamo donato il nostro cachet. Siamo qui oggi per dimostrare la nostra vicinanza a chi sta soffrendo in questo momento", dice la "cantantessa " catanese. Poi un viaggio sonoro di circa 40 canzoni, nel segno della più autentica tradizione popolare, con qualche elementi rock, una sezione d'archi a regalare romanticismo, tanto pathos. Un concertone nel segno delle "femmine", denso di emozioni, animato dalle coreografie di Fabrizio Mainini. Il "ragno" pizzica forte. Si balla sino a notte fonda a Melpignano, non per dimenticare ma per "guarire".

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