Arrestato, scarcerato, di nuovo arrestato. Protagonista, il 49enne leccese Antonio Rizzato, finito in cella per l'ennesima volta per questioni legate allo spaccio di stupefacenti. Ad ammanettarlo sono stati gli agenti della squadra mobile di Lecce nell'ambito di controllo nella cosiddetta "Zona Giravolte". L'uomo, ricordiamo, è lo stesso che il 23 luglio scorso si sarebbe reso responsabile di una violenta aggressione nei confronti di un tossicodipendente: fernato dopo 36 ore, fu rimesso in buertà due giorni dopo riprendendo - ovviamenhte - la sua "attività".
Stavolta, gli agenti hanno hanno notato in Vico delle Giravolte, strada di residenza dell'uomo, e in Vico del Pittacelo, un via vai costante di tossicodipendenti, notando dopo poco l'arrivo del Rizzato, il quale ha fatto cenno ai giovani di aspettare. Entrato in una abitazione in stato di abbandono sita nello stesso Vico, ne è uscito un paio di minuti dopo dirigendosi verso i propri "clienti". Immediatamente i poliziotti lo hanno bloccato e sottoposto ad una perquisizione personale che ha consentito di rinvenire, abilmente occultati sotto l'ascella sinistra, tre involucri in cellophane di colore giallo a forma di cipolla, contenenti sostanza stupefacente del tipo eroina per un peso complessivo lordo di 16 grammi.