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Scontro treni Andria, s'indaga
su altre mancate collisioni

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Scontro treni, una fiaccolata «Mattarella ci stia vicino»

Incontro con i familiari e conferenza stampa a un mese dalla tragedia

Venerdì 12 Agosto 2016, 12:17

19:06

TRANI - Esperti, già rodati con gli accertamenti sull'incidente ferroviario di Viareggio del giugno 2009. Sono quelli del Noif, il Nucleo operativo incidenti ferroviari, che stanno investigando sugli aspetti tecnici dello scontro fra treni della Ferrotramviaria del 12 luglio scorso, tra Andria e Corato, che provocò 23 morti e 50 feriti. E sono loro, con gli agenti di Polfer e Squadra mobile di Bari, che tenteranno di capire se e quante volte la tragedia sia stata sfiorata.

E’ infatti questo il nuovo dubbio degli inquirenti, ad un mese esatto dalla tragedia. «Indaghiamo anche sul passato, sui mancati incidenti, quelli fino ad ora scongiurati, lungo le tratte a binario unico con blocco telefonico - ha detto il procuratore (facente funzioni) di Trani, Francesco Giannella - sia della Bari Nord che nel resto d’Italia, e ci sono cose interessanti, tanto materiale già acquisito». Si tratta di documenti e testimonianze secondo cui quanto accaduto il 12 luglio scorso sarebbe potuto accadere altre volte. Oggi Giannella ha incontrato i giornalisti e, prima ancora, i famigliari delle vittime dello scontro, per aggiornarli sull'andamento delle indagini.

Il procuratore ha invitato i cittadini-utenti che ritengono di essersi trovati in situazioni che si configurino come "mancati incidenti» a collaborare con la procura. Non ci sono invece dubbi sulla dinamica. «I due macchinisti non si sono avveduti di nulla - ha confermato Giannella - non hanno neanche tentato di frenare». Gli esperti, inoltre, scaricando il materiale registrato dalle scatole nere dei due treni coinvolti e degli altri convogli transitati nella mattinata in quel tratto, si sono accorti, nel secondo caso, di un disallineamento cronologico fra quanto registrato nelle scatole nere in testa ai treni e quanto risulta in quelle poste in coda agli stessi.

E’ invece il Gruppo tutela della spesa pubblica della Guardia di finanza che sta accertando l’iter di ammodernamento della tratta ferroviaria con i consulenti tecnici. «Chiariranno l’iter legato ai fondi europei, come siano stati utilizzati, se siano state compiute scelte giuste - ha spiegato Giannella - e se tali scelte, se pure non condivisibili, siano penalmente rilevanti». Ad oggi gli indagati, oltre alla concessionaria della tratta Bari Nord, la Ferrotramviaria, sono sei: il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, il direttore di esercizio, Michele Ronchi, la presidente di Ferrotramviaria, Gloria Pasquini, il capotreno del regionale partito da Andria, Nicola Lorizzo, e i due capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli.

«È una tragedia quella che è successa e siamo distrutti, il procuratore ha avuto parole di consolazione ma dicono che siamo a metà strada» ha dichiarato Michela Merra, sorella di Benedetta, una delle 23 vittime. «Mia sorella - ha ricordato - ha lasciato due figli, e pensare che quattro minuti dopo sarebbe arrivata ad Andria. Siamo distrutti».

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