BARI - Si chiama 'Id al-fitr', è la festa con cui si celebra la fine del Ramadan, il mese di digiuno per i musulmani. In diversi centri islamici di Puglia, come anche in Puglia, i fedeli si danno appuntamento per celebrare una delle feste religiose più importanti dell’Islam. Quest’anno i festeggiamenti di fine Ramadan prenderanno il via mercoledi sei luglio, cosi come reso noto dall’Arabia Saudita. Nel centro Islamico di Bari, che è anche sede della Comunità Islamica di Puglia, fervono i preparativi per quello che i musulmani considerano un vero evento.
Per volontà degli imam Abdul Rahman e Ghazi e del Presidente della Comunità Islamica d'Italia (C.I.D.I.) Sharif Lorenzini e di tutta la comunità sarà organizzata una manifestazione che comincerà di buon mattino, poco dopo la preghiera e l’interruzione del digiuno.
La preghiera è prevista intorno alle 8,30 quando il sole “sorge sopra l’orizzonte della lunghezza di una lancia”, ovvero di buon mattino. I musulmani si incammineranno verso la Moschea glorificando Allah per il Takbir e continuando a farlo anche all’interno fino all’arrivo dell’Imam adempiendo ad uno dei più grandi Sunnah di questo giorno. Dopo la preghiera i fedeli resteranno in moschea per il momento della Khutba, ossia la predica. Successivamente tutti si alzeranno e si abbracceranno pronunciando queste parole: “Saha AIDkom” o “Mabrouk AidKom”. Questo è il momento per riconciliarsi con le persone con le quali non si è in buoni rapporti da tempo e di perdonarsi a vicenda. Poi, come vuole la tradizione, le famiglie tornano a casa lungo un percorso diverso dell’andata e andranno a fare visita a parenti e amici per trascorrere insieme una giornata in armonia e gioia. Previsti nel Centro Islamico momenti ludici dedicati ai bambini.
«E’ stato un mese intenso di preghiera – ha sottolineato l’Imam della Comunità Islamica di Puglia Ayub Said (Abdul Rahman) – soprattutto perché in questo mese sono accadute delle tragedie che ancora una volta hanno scosso il mondo e in particolare tutto il popolo musulmano. L’appello, dunque, è per tutti affinché sulla terra ci sia pace e amore tra i popoli perché ancora una volta siamo pronti a dichiarare che uccide nel nome di Allah non può e non deve essere considerato musulmano».
Parole di grande valore che conferma Sharif Lorenzini: «Oggi in Puglia vivono decine di migliaia di persone, immigrati, cittadini di seconda o terza generazione, pugliesi convertiti, che lavorano nelle nostre imprese, nelle nostre terre e nelle nostre famiglie, che aggiungono culture alla nostra cultura e valore ai nostri valori. Questa festa deve essere un’occasione per dimostrare che in Dio tutto è possibile: il digiuno, la preghiera e infine la gioia e la festa. Siamo pronti ad aprire le porte del centro islamico di Puglia per far comprendere a tutti il vero significato della nostra religione, abbattendo ogni stereotipo. Siamo felici di ospitare per questo giorno chiunque vorrà venire a trovarci perché questa è per noi la dimostrazione della vera integrazione, senza alcun tipo di preconcetto, religioso in primis».