Lunedì 08 Settembre 2025 | 04:36

Celebrato a Monopoli
il matrimonio bipartisan
Ginefra (Pd)-Ravetto (Fi)

 
Valentino Sgaramella

Reporter:

Valentino Sgaramella

Celebrato a Monopoli il matrimonio bipartisan  Ginefra (Pd)-Ravetto (Fi)

Sabato 04 Giugno 2016, 20:35

05 Giugno 2016, 10:30

di Valentino Sgaramella

MONOPOLI - Dario Ginefra e Laura Ravetto hanno pronunciato il fatidico sì. A Monopoli ieri alle 17 largo Castello (dinanzi al torrione realizzato come punta avanzata sul mare da Carlo V, re di Napoli nel ‘500), era stipata di persone giunte a godersi l’arrivo non solo degli sposi ma dei tanti vip, politici e non. Un’occasione unica, per tanti, di scrutare dal vivo personaggi di solito visti in tv e invece arrivati in Puglia per il matrimonio tra il deputato barese del Pd e la parlamentare piemontese di Forza Italia: un amore sbocciato, messo in crisi e poi rifiorito tra i banchi di Montecitorio.

L’attesa è lunga ma viene premiata. I curiosi siedono su un parapetto e non si schiodano da lì. Anna, una signora: «devo dire perché sono qua? Aspetto la Ravetto una persona che mi piace, una donna molto intelligente e aspetto Berlusconi che mi dicono arriverà». E Ginefra? «Non lo conosco. Berlusconi è una mia passione antica». Maria Laura Perrone invece la pensa diversamente: «Sto qui perché sono monopolitana e sono pettegola. Voglio vedere il matrimonio tra due parlamentari ma a me piace Ginefra perché è di sinistra come me».

Inevitabili i riferimenti alle famiglie politiche italiane, centrodestra e centrosinistra. Ma è una giornata di festa e di sentimenti. Nicola Abbrescia componente della direzione regionale del Pd: «La politica secondo me non c’entra assolutamente nulla in questo evento. Dicono che stia nascendo oggi il partito della nazione ma su questo ho sempre detto che è amore e basta». Ma i segreti politici si possono mantenere anche nel matrimonio? «Secondo me tutto è possibile, finisce tutto con un calice di vino ma di colore rosso», dice l’esponente Pd.

L’amore trionfa sempre come nelle migliori favole, insomma. Michele Suma capogruppo Pd in consiglio comunale a Monopoli e signora: «Conosco Dario da tempo e ho conosciuto anche Laura, mi sembrano due persone molto convinte. Anche a cena danno vita a dibattiti politici intensi e quante se ne dicono. Lei non risparmia nulla mentre Dario è più bonaccione e tranquillo». Alla spicciolata, a piedi, arrivano i vip. Il giornalista Paolo Del Debbio: «Dario e Laura sono due ottimi amici, due persone molto in gamba, non potevo mancare. Monopoli è una città bellissima, la conoscevo perché ero già stato qui da ragazzo». La piazzetta esplode all’arrivo di Renato Brunetta, che non le manda a dire: «È un matrimonio tra centrodestra e centrosinistra. Questo matrimonio servirebbe anche all’Italia se fosse pacificata. Per il momento, la pace sia con Laura e suo marito».

Ci si mette anche il sindaco di Monopoli, Emilio Romani: «Destra e sinistra si uniscono in matrimonio. Potrebbe essere anche una grande novità a livello nazionale però è un buon auspicio nel senso che ci sono cose che dobbiamo fare insieme e se questo può servire a far scendere un po’ la temperatura...».

Da lontano si riconosce Alessandro Sallusti: «Questo è il matrimonio del Nazareno. Sono molto felice per Laura che stimo moltissimo. Monopoli è una città splendida».

Insomma, sembra un compromesso storico, quello che nasce a Monopoli. Il testimone di nozze di Ginefra è l’assessore al Comune di Bari, Pietro Petruzzelli: «Conosco Dario da tantissimi anni, gli voglio molto bene, con lui sono cresciuto sebbene sia di una generazione avanti alla mia». Il secondo testimone è il presidente della regione Michele Emiliano: «Una cosa molto bella, conosco Dario da tanti anni. Avrò il compito di proteggere il resto della sua vita personale e matrimoniale». Il presidente del consiglio regionale Mario Loizzo: «Un matrimonio destra e sinistra al centro? Può anche aiutare a questo».

Dario Ginefra con ironia si rivolge ai giornalisti: «Molto emozionato e felice di vedervi. Quasi quasi mi sposo con tutti voi». Finalmente arriva la sposa su uno spiritoso «Ape Piaggio» tutto colorato di azzurro, un tocco di originalità, per non smentirsi. La sua bellezza è esaltata da uno splendido abito aderente in pizzo con un piccolo strascico di morbido velo bordato di pizzo realizzato appositamente per lei dall’atelier Valentini di Putignano. Tutti salgono al piano di sopra. Un celebrante di eccezione, come Walter Veltroni, presiede il rito civile: «Si è parlato tanto di questo vostro matrimonio perché appartenete a due correnti politiche diverse ma il vero amore deve prevedere la diversità non un pensiero uguale».

Il sen. Latorre puntualizza: «È bello avere non solo un matrimonio ma anche vivere in realtà in cui si confrontano opinioni diverse, era questo il senso del messaggio in un momento come questo in cui c’è una tendenza a rinchiudersi in una logica rigorosa di appartenenza».

Serata di festa e cena a «La peschiera». Ma senza Berlusconi: da lui solo un fascio di fiori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)