di SALVATORE CIRIOLO
POGGIARDO - Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar di Lecce: l’apiario di Vaste che infastidisce i residenti non deve essere trasferito in campagna ma può restare dov’è. Si chiude in questo modo una vicenda giudiziaria che ha visto contrapposti il comune di Poggiardo ed alcuni cittadini, e un apicoltore biologico, titolare di un’impresa agricola per la produzione del miele. Una vicenda nata da un’ordinanza del sindaco di Poggiardo, con la quale il 21 maggio dello scorso anno, in seguito ad alcune lamentele, intimava la rimozione dell’apiario di Vaste. Contro l’ordinanza l’apicoltore proponeva ricorso al Tar di Lecce, poi respinto nel mese di ottobre. A questo punto l’apicoltore, rappresentato dall’avvocato Giovanni Pellegrino, decideva di impugnare la sentenza del Tar al Consiglio di Stato. La quinta sezione, presieduta dal giudice Francesco Caringella, si è riunita il 28 aprile di quest’anno e, con sentenza pubblicata pochi giorni fa, ha accolto il ricorso dell’apicoltore, annullando l’ordinanza sindacale di rimozione dell’apiario. Per il Consiglio di Stato, infatti, l’ordinanza emessa dal sindaco, trattandosi di un provvedimento dal carattere «eccezionale e derogatorio», nel caso dell’apiario non risulta essere confortata dai presupposti di urgenza e pericolo. A questo punto l’apiario di Vaste, fatti salvi gli ulteriori provvedimenti che l’amministrazione comunale dovesse adottare, resterà nel centro abitato.