MILANOUnicredit destinerà 6 miliardi di euro di nuove linee di credito per sostenere i progetti e gli investimenti delle imprese dell’agroalimentare italiano nel triennio 2016-2018. Il plafond rientra nel progetto «Unicredit Mipaaf. Coltivare il futuro» presentato a Milano dall’a.d. della banca, Federico Ghizzoni insieme al Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Nell’ambito dell’accordo, Unicredit lancerà il nuovo «agribond», una tranched cover dedicata alle imprese della filiera agricola che, basandosi sulla garanzia pubblica fornita da Ismea - spiega una nota dell’istituto - consentirà l’attivazione di nuove erogazioni inizialmente per 300 milioni di euro, replicabili nel tempo.
Si tratta di credito specializzato per un «settore molto importante per l’economia italiana» ha commentato l’ad di UniCredit Federico Ghizzoni, evidenziando che «sono quasi 190 miliardi di fatturato e rappresenta il 4% del contributo all’economia italiana. Pochi lo sanno ma è il secondo segmento in Italia dopo quello delle costruzioni».
«Noi abbiamo già un ottimo inserimento nel settore - ha aggiunto -. Oltre il 10% di market share e questo è un ulteriore sforzo che facciamo ben volentieri perché l’agroalimentare è un settore stabile, ha tenuto più di altri nella crisi e soprattutto ha un grande avvenire perché il bisogno di cibo a livello globale aumenterà parecchio nei prossimi decenni. In Italia abbiamo tante eccellenze, ma pochi sanno che il 30% dei prodotti venduti nel food & beverage sono italiani. Dobbiamo però aiutare queste imprese a crescere e internazionalizzarsi per portare l’agroalimentare nel mondo». «L'agroalimentare - ha aevidenziato Ghizzoni - è un settore strategico per il nostro Paese» tuttavia «nonostante la qualità dei nostri prodotti e il crescente interesse per il made in Italy l’Italia esporta meno dei principali Paesi competitor. Il confronto internazionale indica che rimane un potenziale export da valorizzare ancora molto elevato, come segnala il fenomeno dell’italian sounding, stimato intorno a 60 miliardi di euro».
«La crescita registrata nel 2015, anno di Expo - ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina - ci dimostra come il made in Italy agroalimentare sia sempre più protagonista e in grado di offrire importanti opportunità, anche in termini di occupazione. Ma possiamo e vogliamo crescere ancora, soprattutto per quanto riguarda l’export. Con il progetto realizzato insieme a UniCredit facciamo un passaggio decisivo in questa direzione, migliorando il rapporto tra banche e imprese agroalimentari».
Attraverso il progetto - ha aggiunto il ministro - «facilitiamo non solo l’accesso al credito ma supportiamo le piccole e medie imprese su alcuni fronti chiave come formazione e promozione. C'è un’importante destinazione di risorse pari a 6 miliardi di euro, ma soprattutto torna a esserci un credito specializzato per l’agricoltura e per l’alimentare».
Le risorse stanziate, ha specificato Ghizzoni, «non sono un plafond ma un vero e proprio target commerciale, declinato sulla rete della banca sino al livello delle singole aree commerciali nei diversi territori da raggiungere; parallelamente metteremo in campo per gli imprenditori del settore un programma di interventi formativi e di soluzioni tecnologiche innovative».