BARI - «La Puglia ha indicato quali interventi salvare tra quelli già trasmessi lo scorso novembre (per un ammontare di circa 6 miliardi) a seguito della rimodulazione delle somme a 2.071.592.331 euro. Ferma rimanendo la nostra posizione sull'insieme degli stanziamenti del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) attribuiti alla diretta competenza delle regioni del Sud, la Regione Puglia ha adempiuto pienamente agli indirizzi che hanno ispirato il Governo in questa fase, al fine di non perdere neanche un euro delle risorse superstiti». Lo afferma in una nota il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della seduta di Giunta regionale pugliese che oggi ha approvato l’elenco degli interventi da inserire nell’ambito del Patto per la Puglia.
«Continueremo rispettosamente l’interlocuzione col Governo - aggiunge Emiliano - per tentare di far ottenere alla Puglia la restante parte delle somme ad essa spettante del FSC nella forma che il Governo riterrà opportuna». Nella lettera contenente l'elenco degli interventi inviata al governo a firma del Capo di Gabinetto della giunta regionale Claudio Stefanazzi si fa presente che «tanto premesso, avendo appreso che nella giornata di domani il Presidente del Consiglio sarà presente nella città di Bari», c'è la disponibilità del presidente Emiliano alla formalizzazione del Patto per la Puglia, al fine di dare immediato impulso alle attività di investimento programmate. Ove la richiesta non fosse compatibile con l’agenda del Presidente del Consiglio, le confermo la disponibilità a concordare una data alternativa».
Le priorità rispetto all’utilizzo dei fondi sono state individuate sulla base della massima approssimazione del principio della omogeneità territoriale degli interventi, compatibilmente con la pronta cantierabilità delle opere. Fra le priorità rientrano quelle ambientali (chiudere il ciclo dei rifiuti, rivedere quello delle acque, le bonifiche); le misure relative all’inclusione sociale ed al lavoro tra le quali il Reddito di dignità (Red); la rigenerazione urbana, l'efficientamento energetico e strutturale delle case popolari, le risorse da destinare ai fini del riordino della rete funzionale dei Consorzi di bonifica, la rete del trasporto su ferro. L’elenco odierno recupera le risorse destinate all’incentivazione alle imprese per sopperire al taglio di risorse POR finalizzato al finanziamento del credito di imposta.