Si è insediato oggi il nuovo Questore della Provincia di Bari, Carmine Esposito. Napoletano, 59 anni, proviene da Brescia dove ha diretto per due anni la Questura dopo quella di Trapani. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, è in Polizia da 31 anni. Ha lavorato alla Squadra mobile di Napoli e alla Criminalpol fino al 1994 dove ha condotto una serie di operazioni di rilievo, tra cui l’arresto di Rosetta Cutolo, superlatitante e sorella del noto boss della camorra Raffaele Cutolo, e del luogotenente dei cutoliani Sergio Marinelli, arrestato in Venezuela. Dopo una parentesi alla Questira di Salerno, ha ricoperto anche la funzione di Capo di Gabinetto alla questura di Palermo, per poi essere trasferito al Dipartimento della Pubblica Sicurezza con le funzioni di Direttore del Settore - Affari Generali della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Nel 2009 il Capo della Polizia lo nominò Capo Ufficio di Staff del Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza - Direttore Centrale della Polizia Criminale, con l’incarico di fornire diretta collaborazione al Vice Capo della Polizia nelle attività di verifica dell’efficacia delle misure di contrasto messe in atto dalle Forze di Polizia, sotto il profilo sia preventivo che repressivo. Nel 2010 la promozione a Questore, quindi gli incarichi a Trapani e Brescia.
«Io vorrei essere il questore degli altri». Si è presentato così il nuovo questore di Bari. Per prima cosa ha voluto fare onore - ha detto - «a tutti quelli che hanno perso la vita non solo all’interno della Polizia di Stato», ma anche a «quelli che l’hanno persa per motivi di impegno sociale e istituzionale». «Senza i cittadini - ha detto Esposito - la polizia non sarebbe nulla». L’impegno è quello di «garantire sicurezza alla collettività e al nostro Paese».
«Quello che deve essere recuperato da parte della polizia - ha sottolineato Esposito - è il senso dell’altro. Deve esistere una vera e propria etica dell’altro. Bisogna assolvere a questo nostro messaggio, capire che la polizia deve stare accanto ai nostri cittadini, ai più bisognosi, ai più deboli. Io vorrei essere il questore degli altri, di tutti i cittadini. Quelli che noi dobbiamo ascoltare assolutamente». Quindi il compito dei poliziotti a «impegnarsi di più e meglio per garantire la sicurezza» e per interpretare al meglio i bisogni della città, ma anche a stringere «una mano quando dai barconi scendono persone in pericolo di vita».
«Ciascun poliziotto - ha tenuto a dire il Questore - cercherà di portare orgogliosamente avanti il messaggio di vicinanza ai cittadini in un momento in cui la forza delle istituzioni spesso viene fortemente a essere messa in discussione». Poi l’impegno ad avvicinare i ragazzi delle scuole attraverso iniziative di promozione della legalità. Quindi le «impressioni estremamente positive» passeggiando per Bari ieri sera. Una città che però - ha sottolineato - è anche porta d’ingresso di presunte cellule islamiche; stando agli atti della Procura. «Il terrorismo è una minaccia. - ha detto Esposito - Rimanere inerti o poco attivi non è utile alla nostra causa». Riguardo alle indagini sul fenomeno delle estorsioni, che di recente hanno prodotto l'arresto a Bari del boss Savinuccio Parisi e di numerosi esponenti del suo clan, Esposito ha assicurato continuità con quanto fatto dal suo predecessore, Antonio De Iesu.