Per questa indagine, i cui atti furono trasmessi dalla procura di Potenza a Roma, i pm capitolini Giancarlo Amato e Maria Cristina Palaia hanno chiesto al gip l'archiviazione.
Il pm Salvatore Vitello intanto, aveva chiesto l'archiviazione della posizione della Gregoraci, in quanto la frase sulle presunte pressioni, pur essendo pesantemente diffamatoria, era da contestualizzare e si riferiva ad un diritto di critica. "Non ho avuto nessun rapporto sessuale con Salvatore Sottile nè ho subito alcuna pressione, le uniche pressioni che ho subito le ho ricevute dal pubblico ministero Henry John Woodcock". I legali del pm di Potenza avevano fatto opposizione all'archiviazione ma successivamente hanno rimesso la querela.
"Sono stata interrogata per delle ore da tre persone in una stazione di polizia - proseguì Gregoraci - Un'esperienza che non auguro a nessuno. Altro che pressione". La soubrette, tuttavia, durante l'interrogatorio con i pm romani, Palaia e Amato, non confermò le accuse di presunte pressioni ricevute da Woodcock. Elisabetta Gregoraci inoltre affermò che le notizie diffuse dalla stampa in merito ai rapporti sessuali avuti con Sottile (negati anche da quest'ultimo) erano "completamente false" aggiungendo di essere vittima di "una campagna diffamatoria".