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Agguato a Giovinazzo ucciso 33enne di Terlizzi

 
Agguato a Giovinazzo ucciso 33enne di Terlizzi

Martedì 03 Giugno 2014, 18:13

03 Febbraio 2016, 05:04

di NICOLA MANGIALARDI

GIOVINAZZO – Claudio Fiorentino, 33 anni, originario di Terlizzi, sorvegliato speciale e già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati al mondo delle estorsioni, è stato ucciso nel pomeriggio, intorno alle 15,45, a poche centinaia di metri da casa sua, in contrada “Casina della principessa”.

I sicari hanno usato lo stesso cliché, stessa ora, stesso luogo e, soprattutto, stessa modalità dell’omicidio di due anni fa del 54enne barese Francesco Grimaldi, meglio conosciuto con il soprannome «Girotondo».

Fiorentino che, con il suo "cocchiere", un 42enne di Giovinazzo, si trovava in sella al suo calesse, è stato freddato da due killer: li hanno aspettati sulla complanare est, in direzione sud, della statale 16, sopraggiungendo in direzione opposta di marcia in sella ad una moto di grossa cilindrata con il volto coperto da caschi integrali.

I due assassini hanno esploso con precisione tredici proiettili con due pistole calibro nove ed una mitraglietta. Quasi tutti io proiettili sono andati a segno colpendo mortalmente la vittima al torace. Per fortuna De Gennaro non è rimasto ferito ed ha assistito attonito all’omicidio mentre Fiorentino, nel tentativo di salvare la pelle, cercava di scappare tentando di salire la cunetta della statale alta due metri rispetto al livello di strada. 

Sul posto sono immediatamente arrivati carabinieri della locale stazione insieme ai colleghi del reparto operativo e della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Bari. A lungo è stato ascoltato in caserma il testimone che ha ricostruito la precisa dinamica dei fatti ma che non è stato in grado di fornire elementi utili all’identificazione dei due assassini.

Tutto lascerebbe pensare che davanti a casa di Fiorentino, al momento della partenza per la passeggiata in calesse, ci potesse essere qualche complice dei sicari che con un cellulare potrebbe averli avvisati della loro partenza. Le indagini dirette dal sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Bari, Ciro Angelillis, e coordinate dal comandante del reparto operativo provincia dei carabinieri del capoluogo pugliese, il Ten.Col. Fabio Ottaviani, stanno verificando gli eventuali legami della vittima con i clan baresi degli Strisciuglio e dei Capriati.

Nel 2010 la vittima fu arrestata per estorsione. Ad agosto di quello stesso anno, pur essendo agli arresti domiciliari, invitò a casa una quindicina di amici, tra i quali alcuni pregiudicati, per festeggiare il suo compleanno. La serata trascorse serena ma su Facebook furono postate le immagini dei festeggiamenti e ciò, dopo alcuni mesi, quando ormai Fiorentino era tornato libero, costò al pregiudicato un nuovo arresto per aver violato il provvedimento restrittivo.

Qualche elemento prezioso per le indagini sull'omicidio di oggi potrebbe arrivare, nei prossimi giorni, dopo che verrà effettuata l’autopsia sul corpo della vittima.
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