MOLA DI BARI - «LS3» è un robot fuoristrada progettato per andare ovunque, sui percorsi più impervi. L’Us Marine Corps lo impiega per trasportare carichi. I marines lo hanno ribattezzato «Big dog», per la sua forma e la sua capacità di trasportare fino a 400 libbre di attrezzi e carburante, per una missione della durata di 24 ore. Il «Grande Cane» è in grado anche di rilevare terreno e svolgere mansioni impossibili per un uomo. Questo è uno dei risultati delle ricerche, svolte per conto della Nasa (l’Agenzia Aerospaziale statunitense), da una ricercatrice pugliese: Sara Susca, 37 anni, ingegnere aerospaziale di Mola di Bari.
L’ing. Susca, ora a Pasadena (California) nel Centro aerospaziale della Nasa, è tra gli scienziati più «gettonati», negli States, dove si è trasferita dodici anni fa.«Tutto è cominciato nel 2002 - racconta - mentre finivo gli studi al Politecnico di Milano, la professoressa Amalia Finzi che era capo del dipartimento, mi chiese se volevo far parte di un programma di scambio con gli Usa. Io accettai. Lo scambio era con l’Università del Colorado a Boulder. Arrivata lí, lavorai per 9 mesi per la BioServe Space Technology. Mentre lavoravo, il capo del laboratorio mi chiese se volessi rimanere a fare il dottorato. Mi sembrava una buona idea e fui chiamata dall’Università della California a Santa Barbara dove c’era un professore che lavorava part time al Jet Propulsion Laboratory. Al quarto e quinto anno di dottorato (qui sono di solito 5 anni se non hai un master americano) lavorai a Minneapolis per la Honeywell nel dipartimento di ricerca e sviluppo. Mi piacque molto, così che mi trasferii a Minneapolis finito il dottorato».
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