Il luogotenente Adolfo Semeraro, del Nucleo investigativo del comando provinciale di Taranto, ha commentato le fasi del recupero del corpo, in un pozzo di contrada 'Moscà, e gli accertamenti compiuti la notte del 7 ottobre 2010. Dopo la prima proiezione delle foto, Concetta Serrano (nella foto), la mamma di Sarah, è uscita dall’aula.
Il luogotenente Semeraro ha sottolineato di essere arrivato in contrada Mosca intorno a mezzanotte e venti del 7 ottobre 2010 e di aver proceduto all’attività tecnica con foto e video. “Michele Misseri – ha riferito il teste – indicò il punto preciso dove si trovava il pozzo. Il punto di riferimento era un pezzo di legno fra un terreno e una piantagione. Alcuni militari procedettero alla rimozione del terriccio e degli arbusti e scavarono a mani nude. Diverse pietre coprivano il pozzo. A un certo punto si iniziò a scorgere il cadavere della ragazzina e calammo una telecamera per fare delle misurazioni. Le operazioni durarono tutta la notte”.
Nel pozzo si trovavano anche un laccio e una collana di cuoio con un ciondolo di scoiattolo. Il teste ha descritto inoltre le fasi del recupero dei vestiti bruciati di Sarah e della batteria del cellulare della 15enne e l’attività tecnica compiuta sui compressori del garage di casa Misseri.
ORE 13:17 - CHIESTA ACQUISIZIONE LETTERE MISSERI
Il pubblico ministero Mariano Buccoliero ha chiesto alla Corte d’Assise di Taranto l'acquisizione di cinque lettere di Michele Misseri pubblicate nell’aprile scorso sul sito del Tgcom, una intervista rilasciata da Sabrina Misseri l’8 ottobre del 2010 alla trasmissione 'Chi l'ha visto?' e un’altra intervista rilasciata da Michele Misseri l'8 maggio scorso a 'Porta a portà.
La diciottesima udienza del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi si è conclusa con la deposizione del brigadiere Cosimo Monopoli, all’epoca dei fatti in servizio al comando provinciale di Taranto, che ha parlato degli accertamenti compiuti il 21 ottobre 201o sulla porta che dall’appartamento di casa Misseri conduce al garage.
Il pm Buccoliero ha rinunciato all’audizione del brigadiere Cosimo Micera e dei marescialli Antonio Lovreglio, Paolo Tempesta e Francesco Damiano. Nell’udienza del 3 luglio sono previste le deposizioni di Vanessa Cerra, Giovanni Tucci, del medico legale Luigi Strada, dell’ing. Cirino, di Lucia Pichierri e Valentina Misseri.