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Lecce, massacrava di botte il compagno davanti ai figli: condannata a 3 anni e mezzo

 
Angelo Centonze

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Angelo Centonze

Lecce, massacrava di botte il compagno davanti ai figli: condannata a 3 anni e mezzo

Diversi gli episodi di violenza contestati e più volte l’avrebbe anche minacciato: «Stai attento che ti uccido»

Sabato 10 Dicembre 2022, 11:58

LECCE - Avrebbe picchiato ripetutamente il compagno, anche in presenza dei figli minori. Nelle scorse ore, al termine del processo, il collegio della prima sezione penale (presidente Maddalena Torelli, a latere Giovanna Piazzalunga e Marco Marangio) ha inflitto la pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione, con le attenuanti generiche, nei confronti di una 34enne residente a Lecce. I giudici hanno disposto anche l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni. La compagna violenta rispondeva dei reati di maltrattamenti e lesioni personali gravi ed il pubblico ministero Luigi Mastroniani aveva invocato, al termine della requisitoria, la condanna alla pena di 2 anni ed 8 mesi di reclusione.
L’imputata, difesa dall’avvocatessa Guendalina Pascali, potrà presentare ricorso in Appello, appena verranno depositate le motivazioni della sentenza (entro 40 giorni).

Il compagno, l’ex moglie ed i figli si erano inizialmente costituiti parte civile con l’avvocato Rocco Rizzello, ma nell’ultima udienza del processo l’atto è stato revocato.

I fatti si sarebbero verificati per tre lunghi anni in un paese dell’hinterland di Lecce e le indagini hanno preso il via da una serie di denunce presentate dal compagno esasperato dalle continue vessazioni subite tra le mura domestiche, anche in presenza dei figli minori. Secondo l’accusa, rappresenta dalla pm Simona Rizzo, titolare dell’inchiesta, la donna tra il 2018 ed il 2021, avrebbe avuto in più occasioni un atteggiamento offensivo, violento e minaccioso verso il convivente. L’avrebbe, infatti, ripetutamente colpito con schiaffi e pugni, rivolgendogli frasi del tipo: “…..Stai attento che ti uccido”. Non solo, poiché in una circostanza gli avrebbe sferrato un violento pugno all’orecchio. Ed in altre due occasioni lo avrebbe nuovamente picchiato, colpendolo in pieno volto. Invece, in un’altra circostanza gli avrebbe graffiato il braccio con una pinzetta. E ancora, nel mese di maggio del 2021, la compagna gli avrebbe sferrato un violento calcio al ginocchio. In quest’occasione l’uomo avrebbe rimediato la frattura della rotula, con prognosi di ben 40 giorni.

Successivamente, la donna è finita sotto processo al termine dell’udienza preliminare, celebratasi nei mesi scorsi, dinanzi alla gup Alessandra Sermarini che ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio della Procura.

E nelle scorse ore, al termine del dibattimento, è arrivata la condanna in primo grado per la 34enne, per le accuse di maltrattamenti e lesioni.

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