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«In Russia per sinergie culturali ed economiche», da oggi delegazione pugliese allo Spief

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

«In Russia per sinergie culturali ed economiche», da oggi delegazione pugliese allo Spief

L'ente sarà ospite d'onore del forum economico

Lunedì 31 Maggio 2021, 13:18

«La nostra partecipazione riveste un enorme rilievo. Portiamo in Russia la nostra voglia di fare impresa, per costruire nuove occasioni di business, di innovazione, di crescita e benessere. Portiamo la musica dell’Orchestra della Fondazione Teatro Petruzzelli nella meravigliosa Piazza dell’Hermitage»: questa la sintesi del governatore Michele Emiliano delle ragioni della partecipazione - da oggi al 5 giugno - di una delegazione pugliese alla 24ma edizione dello Spief, il St. Petersburg International Economic Forum, il summit economico internazionale tra i più importanti del mondo, nel quale la Puglia sarà regione ospite d’onore.

Spiega il presidente di Confindustria Sergio Fontana: «Lo Spief è il momento di scambio di informazioni e contatti tra la Russia e il resto del Mondo e in questo contesto il ruolo della Puglia sarà di assoluto rilievo. Cerchiamo di costruire uno spazio di dialogo, forti dei rapporti religiosi consolidati dal comune legame con San Nicola: come papa Francesco e il patriarca Kirill, parteggiamo per l’ecumenismo dei popoli. Il nostro impegno potrebbe essere inquadrato anche per superare i dissidi e le sanzioni e per ristabilire la piena collaborazione tra i nostri popoli». Il viaggio ha anche un respiro economico: «Sul piano commerciale vogliamo rafforzare i rapporti: abbiamo già scambi nei settori di moda e food, nonché con aziende come il gruppo Gvm che ha sedi a Mosca con strutture sanitarie operative. Partiremo con imprese pugliesi del Tech e Salute, e nei prossimi mesi puntiamo a ospitare una delegazione di aziende russe. Tra l’altro la Russia è una cerniera verso la Cina, anche per gli spostamenti su rotaie, canale che si intensificherà nei prossimi anni. Apriamo questo dialogo nel modo migliore, non con dazi o cannoni, ma con ecumenismo, San Nicola santo di pace, con un impegno per armonizzazione le relazioni tra i nostri popoli. Poi una curiosità: nell’Hermitage ci sono vasi archeologici della mia Canosa, simbolo di una vero messaggio di cultura unificante» aggiunge Fontana. L’ultima battuta: «Lo Sputnik in Italia? Lo vedo in maniera positiva se Ema e Aifa approvano il vaccino. Il settore farmaceutico italiano è eccellente, anche perché i controlli e i filtri sono efficientissimi. Se i controlli valideranno lo Spuntnik non avrei difficoltà a vaccinarmi in futuro con questo antidoto».

«La delegazione pugliese allo Spief 2021 – argomenta Antonio Fallico, presidente della Associazione Conoscere Eurasia, tra i costanti attori del dialogo tra Puglia e Russia - è assolutamente strategica e si inserisce in un contesto di continuità della sua attenzione alla dimensione eurasiatica della cooperazione economica e commerciale. Il governatore Emiliano è uno speaker riconosciuto al Forum economico eurasiatico che si tiene ogni anno a Verona. Ora prenderà parte al Forum di San Pietroburgo che è un evento più alto a livello internazionale e che organizza il nostro partner, la Fondazione Roscongress. Spero che la visita della delegazione pugliese, nella quale spicca la presenza di numerose imprese innovative, sarà fruttuosa e genererà nuove collaborazioni per il bene dello sviluppo economico e sociale dell’Italia e della Russia».

Le affinità elettive tra Puglia e Russia sono illustrate dal prof. Marco Caratozzolo, accademico di Letteratura russa all’Università di Bari: «Mi fa piacere che la delegazione pugliese vada a San Pietroburgo e che non si parli solo di Mosca. San Pietroburgo è sempre stata la capitale amministrativa della Federazione, è la finestra sull’Europa creata da Pietro il grande, incarna la città costruita proprio per trovare sintonie e sinergie con l’Europa». Ci sarà anche il presidente Vladimir Putin: «E’ stato più volte in Puglia - ricorda il docente - ha un interesse a due livelli: il primo, più popolare, connesso con il culto di San Nicola. La storia dei pellegrinaggi russi è antica: già alla fine dell’ottocento anche i russi non facoltosi venivano a Bari, partivano in nave da Odessa fino a Brindisi, e da Brindisi arrivavano a Bari, a piedi. C’è anche una attenzione diplomatica del presidente russo, che è stato qui nella Chiesa di Corso Benedetto Croce e alla Basilica di San Nicola, dove ha donato una statua del grande scultore russo Tsereteli: in quest’opera risalta la somiglianza tra il volto di San Nicola e quello di Fedor Dostoevskji. L’artista ha voluto rendere omaggio all’elemento popolare di San Nicola e al fatto che lo scrittore russo abbia impressa nei lineamenti la sofferenza del popolo e il cammino verso la redenzione». «I russi come vedono la Puglia? E’ una terra benedetta, dove ci sono le cose che amano dell’Italia: il clima, il mare e poi apprezzano la fisionomia della città di Bari: il centro storico è simile ai centri medioevali come l’antica Mosca e il quartiere murattiano assomiglia a San Pietroburgo. Da questo viaggio possono rafforzarsi rapporti culturali e non solo», conclude Caratozzolo.

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