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Aqp, il sindaco e l'ex assessore: Emiliano sceglie l'usato sicuro

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Aqp, il sindaco e l'ex assessore: Emiliano sceglie l'usato sicuro

Verso le nomine in cda: ipotesi Crudele (candidato non eletto) e Ruggeri. Per Di Cagno Abbrescia la conferma alla presidenza

Giovedì 06 Maggio 2021, 12:58

L’ipotesi è di scegliere l’usato sicuro. Un candidato non eletto e forse anche un ex assessore regionale per il cda dell’Acquedotto Pugliese, in proroga da prima delle elezioni proprio per la difficoltà a tenere conto delle tante spinte in arrivo dalla politica. Ma la decisione che sta maturando ai piani alti della Regione sembrerebbe confermare la strada ormai intrapresa da Emiliano, quella cioè di utilizzare le nomine di sottogoverno come un premio di consolazione per i vari pezzi della maggioranza. Ecco perché in Aqp, orfana di un amministratore delegato e di un consigliere, potrebbero entrare l’ex sindaco di Capurso, Francesco Crudele, e forse anche l’ex assessore Totò Ruggeri.

La decisione necessita di altri confronti in sede politica, e in ogni caso l’assemblea dei soci che dovrà occuparsi (anche) di nomine non dovrebbe essere convocata prima della fine di giugno. C’è insomma un altro po’ di tempo. Crudele, candidato alle Regionali dello scorso anno, ha portato a casa 7.762 voti nella lista di «Italia in Comune», una di quelle che non hanno superato lo sbarramento del 4% e che sono costate a Emiliano due seggi in Consiglio regionale. L’ex primo cittadino di Capurso ha fatto una prova brillante, piazzandosi davanti all’ex vicepresidente della giunta Tonino Nunziante, ma è appunto rimasto fuori. Il «partito dei sindaci» in questi mesi ha più volte chiesto a Emiliano un riconoscimento politico per il suo ruolo elettorale (ruolo simbolico, visto che i voti delle liste sotto il 4% sono stati nei fatti regalati al centrodestra), così come ha fatto anche la lista Senso Civico dell’ex assessore Alfonso Pisicchio.


Non è un caso se per il cda dell’Acquedotto in questi giorni si parla anche di Pisicchio. E se, sulla stessa falsariga, nei corridoi della Regione si ipotizzi anche un incarico per un altro ex assessore, Totò Ruggeri, esponente Udc personalmente molto legato a Emiliano. A favore del secondo c’è, peraltro, il beau geste con cui a cavallo delle elezioni regionali si è dimesso dalla giunta per far posto a Pier Luigi Lopalco, l’epidemiologo che da allora guida l’assessorato alla Salute. Un motivo sufficiente per ricompensare Ruggeri con un altro incarico nella più importante società pubblica del Mezzogiorno.

Ma proprio l’aver ricoperto un ruolo in giunta potrebbe costituire un vincolo in base alla legge Severino, che vieta per due anni le porte girevoli tra la politica e le società controllate. Il trucco, come sempre, è fare in modo che la persona nominata non abbia deleghe operative, in modo che svolga solo un ruolo di rappresentanza. Se sarà così, è possibile che Ruggeri venga preferito a Pisicchio perché - a differenza dell’esponente barese - l’industriale salentino rappresenta un partito «vero».
Oggi Aqp è guidata a interim da Simeone Di Cagno Abbrescia, l’ex sindaco di Bari ormai diventato un fedelissimo di Emiliano. È quasi certo che si vada verso la sua riconferma, con tutte le limitazioni collegate al suo status di pensionato (anche se lui ha fornito un parere legale per spiegare il contrario). Ed è quasi certo che si vada verso la riconferma delle due donne, Floriana Gallucci e Carmela Fiorella. A lasciare dovrebbe essere invece il professor Luca Perfetti. Resta però il nodo della guida operativa dell’azienda che prima era affidata all’ad Nicola De Sanctis (dimissionato dopo quanto accaduto in cda, con il suo tentativo di riprendere la riunione con un tablet): significa che tutte le funzioni operative dovrebbero essere affidate a un direttore generale, quasi certamente Francesca Portincasa che oggi coordina l’area Industriale e i servizi tecnici.

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