Chiusura di tutti gli esercizi commerciali nei giorni festivi, apertura solo degli alimentari e chiusura anticipata alle 18 degli altri negozi nei giorni feriali, divieto di spostamento nelle seconde case (se fuori dal comune di residenza) e deroghe ai sindaci sia sulla gestione dei cimiteri (diversi Comuni ne hanno già previsto la chiusura) sia sugli alimenti da asporto dopo le 20 (tra chi vuole adottare il drive-in e chi invece la prenotazione a domicilio).
La bozza dell’ordinanza regionale con cui rafforzare le restrizioni della zona rossa in Puglia durante le festività pasquali è stata consegnata ad Anci (sindaci) e Upi (province) e attende solo la firma del governatore Michele Emiliano. Il quale, con tutta probabilità, attenderà eventuali contro-indicazioni che potrebbero arrivare oggi dal Governo nazionale - in occasione del consueto report settimanale sull’andamento epidemiologico in Italia - prima di emanarla.
Oltre a eventuali cambi di «colore» delle regioni (ma per la Puglia, visto il trend, sarà difficile uscire dal rosso), infatti, si tratta di allineare le proposte raccolte dalla Regione con le prescrizioni normative già adottate dal Governo e adottare solo quelle consentite dall’autonomia affidata agli enti locali.
Di certo, non si tornerà indietro rispetto ai divieti di assembramento inevitabili durante i riti pasquali fuori dalle Chiese: addio per quest’anno alle tradizionali processioni e liturgie per strada, la preghiera sarà consentita solo al chiuso e sotto stretta sorveglianza, come ha ricordato ieri la Conferenza episcopale pugliese.
«Non sono ammesse processioni e altre forme di pietà popolare che comportino assembramenti e concentrazione di persone; l’accesso in chiesa - riporta una nota della Cep - è condizionato all’uso della mascherina, all’igienizzazione delle mani e al controllo della temperatura, che deve essere inferiore a 37,5 gradi centigradi; i posti in chiesa sono distanziati e regolamentati dal “servizio d’ordine”, che non ammette più persone rispetto alla capienza massima definita».
La Cep sottolinea anche che «il senso di responsabilità circa le misure di prevenzione dal contagio Sars-Cov-2 in questi mesi non è mai mancato e non mancherà durante questo particolare periodo».
Anche i prefetti, come noto, si sono mobilitati riunendo i Comitati provinciali di ordine e sicurezza.
E così se il Comune di Brindisi ha già disposto la chiusura di parchi e aree pubbliche per il prossimo week end e il 3-4-5 aprile, il prefetto ha annunciato una strattea sui controlli per strada. Idem la prefettura di Lecce, con il sindaco Carlo Salvemini preoccupato per gli ingressi nei supermercati di questi giorni. «Invito tutti i titolari di medie strutture di vendita alimentare a verificare il rispetto degli obblighi previsti dal Dpcm, non si vedono più file all’esterno degli ingressi delle attività, nonostante l’obbligo di non fare entrare un numero di persone superiore a quello massimo consentito. È evidente che c’è qualcosa che non torna».