Va bene che il mercato immobiliare è in crisi e che i prezzi sono scesi, ma nessuno poteva immaginare che si arrivasse a tanto. Pensate, un solo euro basta per comprare casa. L’idea, nata per «ripopolare» i piccoli borghi, sta prendendo sempre più piede in Italia e l’ultimo comune ad aderire, in ordine di tempo, è Laurenzana, piccolo paese del Potentino, che ha lanciato la campagna con lo slogan «Per un futuro migliore».
Nella speranza di fronteggiare l’abbandono dei piccoli centri, l’impoverimento del territorio e rilanciare l’economia locale, il sindaco lucano Michele Ungaro si unisce alla schiera di primi cittadini che stanno portando avanti l’iniziativa in base alla quale si dispone la vendita di case abbandonate, in cattivo stato e da ristrutturare, a solo 1 euro.
In Basilicata ci sono 93mila abitazioni sfitte, molte delle quali ridotte in pessime condizioni perché magari i proprietari nel frattempo si sono trasferiti altrove e non garantiscono un minimo di manutenzione. Il dato s'inserisce nel quadro generale dell'intero territorio nazionale dove un'abitazione su quattro è preda del degrado ed è senza inquilino. È un patrimonio che va recuperato per tentare di attrarre nuovi residenti, anche stranieri come sta accadendo a Sambuca, in provincia di Agrigento, dove sono state messe all’asta sedici case al costo di 1 euro ciascuna. L’iniziativa ha riscosso un grande successo grazie anche all’interesse della Cnn che ha realizzato un reportage sul borgo siciliano: 49 le offerte provenienti da Argentina, Arabia, Cina, Russia e Inghilterra. Non solo. Il caso Sambuca si appresta a diventare un format televisivo internazionale con la rete Discovery Channel trasformerà in set una casa acquistata proprio nel borgo siciliano.
Il progetto ha una sua declinazione autonoma in ogni paese. Ci sono municipi che pubblicano un bando di gara, altri – come Sambuca – che preferiscono la strada dell’asta. L’unico comune denominatore è che i nuovi proprietari sono obbligati a ristrutturare gli immobili (in un periodo che varia dai 6 mesi ai 3 anni) per poter portare a termine l’acquisto. Risultato: nuova vita per quelli che erano diventati dei veri e propri ruderi e paese che si ripopola. I proprietari di immobili, naturalmente, assumono un ruolo fondamentale nella realizzazione del progetto in quanto, essendo titolari del diritto di proprietà sugli stessi, devono formalmente manifestare la volontà di cederlo al prezzo simbolico, aderendo e sostenendo l'iniziativa del Comune.
Il primo bando sulle case a un euro è stato quello di Salemi, poco più di 10mila abitanti, in provincia di Trapani, in Sicilia. Sono seguite le iniziative di Lecce nei Marsi, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Ollolai, a pochi chilometri da Nuoro, e Regalbuto, centro ai piedi dell'Etna. Il progetto è approdato anche in Puglia e Basilicata: a fare da apripista il comune di Caprarica, in provincia di Lecce, dove però è previsto che con un euro si diventi proprietari della casa per vent’anni, al termine dei quali l’immobile torna a disposizione della proprietà originaria. Anche a Biccari, nel Foggiano, si possono trovare case nel pieno centro storico da 1 a 15mila euro, a seconda degli interventi di restauro che necessitano. Tra i tanti piccoli centri interessati all’iniziativa, mossi soprattutto dal desiderio di frenare lo svuotamento, fa capolino anche qualche grande città che spera di strappare al degrado soprattutto i centri storici. È il caso di Taranto che, nell’ambito di un progetto di riqualificazione e riconversione economica legata alla candidatura, poi sfumata, di capitale italiana della cultura 2021, ha pensato di mettere in vendita le case della zona antica. Sempre al costo di un caffé.