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La vicenda
Massimiliano Scagliarini
12 Gennaio 2021
No alla sospensione dell’ordinanza del governatore Michele Emiliano sulla “Did” nelle scuole. Lo ha stabilito il presidente del Tar di Bari, Orazio Ciliberti, respingendo la richiesta di misure monocratiche presentata dal Codacons di Lecce. “Non sussistono i presupposti della misura cautelare interinale - è scritto nel provvedimento depositato poco fa - in particolare non sussiste un danno grave e irreparabile da prevenire o a cui porre rimedio in via di urgenza con la misura stessa, anche in considerazione del breve periodo di vigenza”.
Il Tar ha ritenuto che l’opzione prevista in ordinanza “sia sufficiente a garantire per i minori di 14 anni la didattica in presenza alle famiglie che lo richiedano per i propri figli, mentre per gli adolescenti di età superiore ai 14 anni la didattica a distanza e quella integrata parrebbero, prima facie, più agevolmente praticabili, data la maggiore dimestichezza di quegli adolescenti con i mezzi telematici e la migliore organizzazione delle scuole superiori nel somministrare lezioni on line (o, quantomeno, si può ritenere che i ricorrenti non abbiano fornito adeguata prova di uno scenario fattuale diverso e più allarmante del servizio scolastico)”. Il quadro normativo nazionale consente alla Regioni di adottare provvedimenti restrittivi e “non può ritenersi decaduta per il sopravvenire dei provvedimenti statali”.
Il Tar ha fissato l’udienza sulla sospensiva al 3 febbraio, quando l’ordinanza sarà già decaduta.
LE PAROLE DEL CODACONS LECCE - «Ne prendiamo atto e rispettiamo la decisione, pur nella assoluta consapevolezza che la nostra azione aveva ed ha come unico scopo l’interesse degli studenti pugliesi e il loro diritto a ricevere una istruzione completa così come previsto dalla Costituzione. Il recente decreto legge lo prevede espressamente, solo Emiliano ancora persiste con una linea che appare oggi più di ieri assolutamente incomprensibile». Lo dichiara in una nota l’avvocato Cristian Marchello, responsabile del Codacons Lecce, commentando il provvedimento con il quale il Tar Puglia ha rigettato il ricorso contro l’ordinanza regionale che ha disposto la ddi per tutti gli studenti, con facoltà di scelta della didattica in presenza per gli alunni del primo ciclo. "E' diventata una guerra fra fazioni, e chi ne fa le spese sono gli studenti» aggiunge, ricordando gli «accorati appelli a tenere i figli a casa e altrettanto accorati appelli a uscire da casa per fare compere per sostenere l’economia. I danni economici che sta portando la pandemia sono sotto gli occhi di tutti, i danni al nostro patrimonio culturale, alle future generazioni li vedremo fra anni. Sono tutte cose ugualmente importanti, ma pare che per alcuni governanti non sia così. D’altra parte, gli studenti non votano e non sono portatori di interessi economici. Almeno per ora».
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