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Falsi antibiotici «made in Italy»: maxisequestro al Porto di Taranto

 
Redazione online

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Farmaci

foto d'archivio

È quanto hanno scoperto i funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (Adm) in servizio presso le sedi di Taranto e di Lecce

Lunedì 02 Novembre 2020, 15:04

Un’azienda farmaceutica del leccese importava antibiotici imballati in scatole con il logo dell’azienda stessa per rivenderli, dopo il solo confezionamento secondario, ad un’azienda farmaceutica libica con la falsa indicazione di origine Made in Italy. E’ quanto hanno scoperto i funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (Adm) in servizio presso le sedi di Taranto e di Lecce.
In una successiva verifica presso l’azienda importatrice, i funzionari dell’Ufficio delle dogane di Lecce hanno scoperto personale impegnato nel confezionamento secondario di prodotti farmaceutici importati in otto container, utilizzando imballaggi recanti assieme al logo aziendale anche elementi inequivocabilmente tesi ad attestare falsamente l’origine italiana della merce, quali la riproduzione sulle singole confezioni della bandiera tricolore associata alla parola Italy sotto il logo o addirittura la dicitura Made in Italy associata al tricolore, oltre all’indicazione nel foglietto illustrativo all’interno della confezione stessa dell’indirizzo dell’azienda italiana.

I prodotti, 13.761.000 compresse e 126.800 flaconi di farmaci per un valore complessivo di circa 500 mila, sono stati in parte sequestrati per falsa indicazione del Made in Italy e in parte sequestrati amministrativamente per fallace indicazione dell’origine, mentre i titolari dell’azienda sono stati denunciati a piede libero.

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