La campagna vaccinale inizialmente era prevista a metà settembre proprio in virtù della situazione particolare di quest'anno, poi si è parlato dei primi di ottobre ma - nonostante due annunci fatti negli ultimi dieci giorni dall'assessore in pectore, Pierluigi Lopalco (l'ultimo due giorni fa con cui si comunicava l'inizio della distribuzione) - dei vaccini neanche l'ombra. E gli studi dei medici di famiglia, da quando la notizia è stata data alla stampa, sono bombardati da migliaia di richiesta da parte dei loro assistiti.
Così, mentre i numeri dei contagi fanno registrare una preoccupante ascesa soprattutto in Puglia con circa 200 casi registrati ieri (il vaccino anti infuenzale non rende immuni dal virus ma quanto meno potrebbe limitarne i «danni»), i medici di famiglia sono fortemente preoccupati del ritardo per la consegna dei vaccini influenzali.
A lanciare l’allarme è il segretario regionale della Fimmg Puglia, il sindacato dei medici di medicina generale, Donato Monopoli. «Da nessuna Asl sono stati ancora distribuiti e dovremo aspettare ancora diversi giorni - sostiene Monopoli - si rischia il buco nell’acqua e anche “effetti collaterali” organizzativi controproducenti soprattutto aggravati dalla pandemia Covid. Dopo il vaccino, infatti, il paziente è immune a distanza di 15 giorni».
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Inoltre, per i medici di famiglia si riduce il tempo disponibile per l’organizzazione. «Ci lamentiamo per la scarsa copertura - osserva Monopoli- ma poi abbiamo questi problemi che rischiano di far crescere conflitti con i pazienti E questo è un danno enorme».
La Regione Puglia, attraverso una gara che ha curato l'Asl Bari, quest'anno si è dotata di 2,1 milioni di dosi di vaccino: a conti fatti, come riferito dalla Regione, a un pugliese su due sarà garantita la copertura. Tuttavia, tale denunciato ritardo provocherà non pochi disagi da un punto di vista organizzativo (con un terzo dei vaccini gli studi andavano in difficoltà), ritarderà i tempi di copertura.
GEMMATO (FDI): RITARDO IMBARAZZANTE - «Il ritardo della Puglia nella consegna dei vaccini antinfluenzali è imbarazzante: nella regione del Sud in cui il Covid ha fatto più vittime - dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Marcello Gemmato, segretario commissione Sanità alla Camera e responsabile nazionale Sanità di FdI - non si è in grado neppure di evitare o scongiurare la coesistenza del virus con quello influenzale stagionale».
Gemmato conferma che «i medici di famiglia rischiano di non riuscire ad organizzarsi per tempo oltre a dover affrontare disagi per le richieste da parte dei pazienti. Un mese fa - conclude - ho presentato una interrogazione in commissione Sanità della Camera dei deputati proprio per sollevare la necessità di accelerare i tempi di distribuzione del vaccino».
INIZIATA LA DISTRIBUZIONE - E’ iniziata oggi in Puglia la distribuzione da parte delle Asl dei vaccini antinfluenzali ai medici di medicina generale. L’Asl di Taranto è stata la prima ad attivarsi, per il momento verranno consegnate 100 dosi ad ogni medico di base. I primi ad essere chiamati per sottoporsi al vaccino saranno gli anziani, entro i prossimi 5 giorni tutti i medici avranno la loro «quota» di dosi. La consegna alle farmacie, invece, dovrebbe avvenire in una seconda fase, l'obiettivo è riuscire a rendere disponibile il vaccino entro il 15 ottobre. La Regione Puglia, attraverso l’Asl Bari, stazione unica appaltante, ha acquistato 2,1 milioni di dosi, di queste 150mila saranno riservate ai farmacisti