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Regionali 2020, doppia preferenza: «Subito in Consiglio per adeguare legge elettorale»

 
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Regionali Puglia, via libera della doppia preferenza di genere. La felicità di Emiliano, Stea e Ruggeri

La richiesta degli assessori Gianni Stea (Ambiente) e Totò Ruggeri (Welfare) dopo la sollecitazione di Conte

Sabato 04 Luglio 2020, 11:28

16:55

BARI - «Dopo la sollecitazione da parte del premier Giuseppe Conte e del governatore Michele Emiliano per il via libera alla doppia preferenza di genere alle prossime elezioni regionali in Puglia, chiediamo al presidente Mario Loizzo di avviare con data certa e al più presto l’iter in Consiglio regionale per discutere degli adeguamenti alla legge elettorale»: lo dichiarano i due assessori regionali Gianni Stea (Ambiente) e Totò Ruggeri (Welfare).

Ieri il premier Conte ha sollecitato le Regioni inadempienti, tra cui la Puglia, ad inserire la doppia preferenza nella legge regionale.

«Ricordiamo - proseguono - al presidente Loizzo che la Puglia è tra le Regioni che non si sono adeguate alle disposizioni introdotte dalle legge 15 febbraio 2016, n.20». Stea chiede inoltre che si possa proseguire di pari passo alla doppia preferenza di genere con «l'istituto della sospensione tra le funzioni di consigliere e assessore, già introdotto in alcune Regioni, così come previsto in un apposito emendamento, per tutelare al meglio e distinguere completamente l’autonomia delle funzioni specifiche del Consiglio da quelle della Giunta».

PD PUGLIA: «APPROVARE SUBITO DOPPIA PREFERENZA» - La Segreteria del Pd Puglia richiama ancora una volta i consiglieri regionali a procedere immediatamente all’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale».

Lo scrive il Pd Puglia attraverso la propria pagina facebook, dopo la lettera inviata ieri dal premier Giuseppe Conte al governatore Michele Emiliano per sollecitare la Regione ad adeguarsi alla normativa nazionale.

«Dopo mesi di prese di posizione nette al riguardo da parte dell’Unione regionale del Pd - dicono dalla Segreteria - è assurdo che ancora non si sia proceduto in questo senso. Si tratta di una battaglia di civiltà, che deve essere vinta per colmare un ritardo inaccettabile per una terra come la Puglia, che si vanta giustamente di essere avanguardia politica da 15 anni. Sarebbe peraltro gravissimo se, dopo mesi di discussione, il Consiglio arrivasse a una deliberazione tale da consentire ai cittadini pugliesi di esprimere due preferenze di genere diverso, ma a partire dalla prossima tornata elettorale. È necessario agire tempestivamente approvando una norma che riguardi già le elezioni di settembre».

BELLANOVA :«PARITA' SUBITO,NON TRA 5 ANNI» - La parità nelle liste con doppia preferenza di genere deve accadere «già dalla prossima tornata
elettorale. Non aspettare 5 anni, prendendo in giro le donne».

Così la ministra Teresa Bellanova, capodelegazione di Italia Viva, dopo il sollecito del premier Conte sulla doppia preferenza che in Puglia potrebbe essere approvata dal Consiglio regionale «ma con il rischio di entrata in vigore solo tra 5 anni, venendo così meno alle indicazioni già emerse in sede governativa». 

«Non sarebbe solo una beffa - sottolinea Bellanova in una dichiarazione - sarebbe un imbroglio a danno della democrazia e della partecipazione, che sono il presupposto perché le elezioni garantiscano rinnovamento nelle classi dirigenti e migliore riconoscimento tra chi elegge e chi viene eletto. La parità nelle liste con doppia preferenza di genere deve accadere in Puglia, nelle Regioni che si accingono al voto e che non hanno ancora adeguato le loro leggi regionali alla norma nazionale, già dalla prossima tornata elettorale. Non aspettare 5 anni, prendendo in giro le donne».

«La crisi della politica - prosegue - non si risolve tenendo ben lontane le donne dagli organismi consiliari e dalle stanze in cui si decide la vita dei territori, piuttosto è il contrario: si affronta e si risolve anche garantendo più presenza delle donne dovunque, e soprattutto nei luoghi della decisione politica e istituzionale. Chi sta tentando di preservare in questo modo rendite di posizione e potere politico, con una gestione tutta maschile e paternalista delle relazioni politico-istituzionali e delle decisioni di governo, se non è in grado di comprendere l’importanza delle donne in politica, avverrà comunque l’obbligo e la responsabilità istituzionali del rispetto della Costituzione e delle norme dello Stato».

«Il Presidente Emiliano - conclude Bellanova - e i consiglieri regionali pugliesi facciano quello che devono. Altrimenti anche questa volta il re sarà nudo. E sarà uno spettacolo molto triste». 
Tra le 6 Regioni che non hanno ancora adeguato la propria legge elettorale alle norme nazionali della legge 20/2016, la Puglia e la Liguria sono le uniche ad andare al voto in settembre.

M5S PUGLIA: IMPASSE DA 5 ANNI - Sulla doppia preferenza di genere in Puglia «siamo stanchi delle chiacchiere della maggioranza, che dopo anni è ferma ancora alla ricerca di un accordo sulle tre proposte di legge presentate per modificare la legge elettorale. Ora servono i fatti». Lo afferma il gruppo M5s, annunciando che lunedì «sarà presentata la proposta del M5S per uscire dall’impasse in cui il Consiglio si trova da 5 anni». All’incontro stampa di lunedì a Bari, nella sede del Consiglio regionale, con i consiglieri M5s è annunciato anche il senatore Gianmauro Dell’Olio

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