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C’erano una volta i soci della Gazzetta: va deserta l'assemblea della Edisud

 
Redazione online

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Il futuro del Vostro/Nostro giornale è oramai tristemente segnato tra il disinteresse non solo dell'editore e del socio di minoranza ma, anche, degli imprenditori di Puglia e Basilicata e della politica locale e nazionale

Venerdì 15 Maggio 2020, 07:35

10:34

L’Assemblea dei soci della Edisud, società editrice della «Gazzetta», ieri è andata deserta. Il futuro della Gazzetta sembra oramai tristemente segnato tra il disinteresse non solo dell'editore e del socio di minoranza della Edisud ma, anche, degli imprenditori di Puglia e Basilicata e della politica locale e nazionale.

Di seguito il comunicato del Cdr della Gazzetta

L’Assemblea dei soci della Edisud, società editrice della «Gazzetta» è andata deserta. A mancare l'appuntamento strategico, ieri, è stata la famiglia Ciancio Sanfilippo - proprietaria della quasi totalità delle azioni della Spa - alla quale spettava nominare il nuovo Consiglio di amministrazione. Mossa prevedibile, dopo l'annuncio di volersi disimpegnare dalla gestione del giornale attraverso una procedura di liquidazione, che non si è potuta comunque realizzare.

Ma non vogliamo soffermarci sui tecnicismi, che pure nelle sorti della «Gazzetta» sono rivelatori di molte verità. Ciò che conta, alla fine, è la sostanza: la famiglia Ciancio Sanfilippo sta abbandonando il giornale. E prima ancora lo ha fatto il socio di minoranza della Edisud, l'uomo d'affari Valter Mainetti che ha presentato un concordato per il salvataggio della testata e poi lo ha ritirato senza più dare notizie di sé. E, insieme a loro, si sono disinteressati tutti gli imprenditori di Puglia e Basilicata, incapaci di andare oltre qualche ipotesi di sterile colletta per riprendersi il giornale che continua doverosamente, anche in queste ore, a raccontare le loro difficoltà così come ne ha lodato la crescita nei giorni migliori.

Ancora meno della classe imprenditoriale ha fatto la politica locale e nazionale, di cui abbiamo apprezzato solo le molte dichiarazioni di stima e solidarietà. Alla fine La Gazzetta Del Mezzogiorno resta nelle uniche mani che davvero contano: quelle dei Lettori, che ne sono i fedeli padroni e, al loro servizio, i giornalisti che la difenderanno con tutti i mezzi a disposizione, anche se dovesse arrivare l'ora degli avvoltoi e degli sciacalli.

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