Nella mattinata di oggi, su disposizione della Procura di Foggia, il personale della D.I.G.O.S di Bari, Lecce, Foggia e Pordenone ha eseguito decine di perquisizioni locali e personali. La polizia, dalle prime ore del mattino, ha effettuato complessivamente 39 perquisizioni, 25 delle quali nei confronti di esponenti della tifoseria organizzata barese, e 14 nei confronti di ultras leccesi. Perquisite anche le sedi dei più importanti club degli ultras del Bari.
L’operazione si inserisce nell’attività di indagine avviata dopo la violenta rissa avvenuta il 23 febbraio 2020, lungo l’autostrada A16, in carreggiata Sud, nei pressi di Cerignola (Fg) tra le tifoserie di Bari e del Lecce, (rispettivamente dirette a Castellammare di Stabia per l’incontro di calcio con la Cavese, e a Roma per il match con la squadra della capitale).
Nel corso della rissa un mezzo di tifosi leccesi fu dato alle fiamme, altri gravemente danneggiati, e fu interrotta la circolazione per diverse ore. All’uscita dei due caselli autostradali baresi e in altre zone del capoluogo, erano stati identificati decine di tifosi di entrambe le fazioni (alcuni dei quali perquisiti oggi). Trovati anche oggetti atti a offendere, verosimilmente utilizzati nella rissa, per il possesso dei quali sono già stati segnalate quattro persone.