TARANTO - Il giornalismo pugliese piange la morte di Gianni Rotondo, decano dei giornalisti ionici. Aveva 86 anni, è stato capo della redazione tarantina della Gazzetta del Mezzogiorno dai primi anni Ottanta al 1995, ha lavorato anche al Corriere del Giorno ed è stato collaboratore dell’agenzia Agi.
Rotondo è morto all’ospedale San Giuseppe Moscati, dove era stato ricoverato nelle ultime ore a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni. I funerali si terranno lunedì alle 15, nella chiesa Santa Rita di Taranto.
Anche dopo il suo pensionamento aveva continuato a seguire le vicende di cronaca della città ed è stato punto di riferimento per tanti giovani colleghi. Numerose le attestazioni di cordoglio giunte alla famiglia, anche da esponenti di diversi schieramenti politici. Gianni Rotondo è rimasto sino all'ultimo un grande cronista, un segugio della notizia, a scapito di tutto e di tutti.
Il segretario provinciale del Pd di Taranto, Giampiero Mancarelli, lo ricorda come «un uomo fine, appassionato e colto», che «faceva del suo lavoro una vera e propria missione a 360 gradi» e che «ha insegnato quotidianamente mitezza e determinazione». Per il consigliere regionale Gianni Liviano, «viene a mancare una sicura figura di riferimento nell’ambito del giornalismo locale e nazionale. Uomo d’altri tempi, dai modi signorili», in un lavoro «sempre svolto con competenza e professionalità»