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Regionali Puglia, ministro Boccia: «Italia Viva? Chi non sostiene Emiliano è con le destre»

 
Redazione online

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Francesco Boccia

Per il ministro agli Affari Regionali, l'attuale governatore è il miglior candidato possibile

Lunedì 10 Febbraio 2020, 18:24

19:08

BARI -  «Devono sapere che chi non sostiene noi dopo le primarie fatte, diventa sostenitore dei fili spinati. Se vogliono provarci, gli faremo un in bocca al lupo». Così il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, parlando con i giornalisti delle prossime regionali in Puglia, alle quali Italia viva ha detto che non sosterrà il presidente uscente Michele Emiliano che ha vinto le recenti primarie del centrosinistra.
«Se il tema è di antipatia o di simpatia - ha ironizzato Boccia - chiederemo a Emiliano di abbracciare tante persone in più. Di solito è un esercizio che gli riesce facile. Battute a parte, non penso ci possa essere una questione di nomi. Penso che chi non aiuta il centrosinistra a essere unito, inevitabilmente aiuta la Meloni, i nazionalisti, i sovranisti. Non so che senso abbia». «Questa - ha rilevato - è una terra che tutti ci invidiano per quanto è aperta al dialogo, al confronto tra le culture, all’integrazione. Che facciamo, la facciamo diventare la terra dei fili spinati, dei dazi. La Puglia col filo spinato non ce la vedo».
«Emiliano - ha detto ancora - il miglior candidato possibile non solo per la Puglia, ma rappresenta una idea di Mezzogiorno. Un Mezzogiorno che ha fatto battaglie che si sono rivelate giuste sull'ambiente, sulla decarbonizzazione, su una idea di Puglia che ci invidiano tutti. Questi 15 anni di Puglia non possono essere buttati via solo perché c'è una battaglia politica di alcune forze politiche rispetto ad altre. Io mi aspetto da Italia viva un contributo a rafforzare la Puglia nella competizione internazionale». 

PRESCRIZIONE - «Si sta lavorando in queste ore, penso che il decreto Milleproroghe sia uno di quei decreti su cui è possibile intervenire». Così il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha risposto a Bari ai giornalisti che gli chiedevano della discussione sulla prescrizione e se nel Milleproroghe sarà inserito il cosiddetto 'lodo Conte bis'. Boccia ne ha parlato a margine di un incontro con le associazioni dei balneari di Puglia. «Sono molto fiducioso», ha aggiunto. «Se sarà il Milleproroghe - ha precisato - lo vedremo in queste ore. Penso di sì, poi dipenderà dalla maggioranza mettersi alla prova. Vediamo se davvero si vuole mediare su questo tema oppure no».
«Penso - ha aggiunto - che questo Paese debba essere ricucito. Alimentare conflitti non serve a nessuno. E’ un lavoro che stiamo facendo con grossa fatica dallo scorso settembre».
«La giustizia - per Boccia - ha bisogno di funzionare molto bene e il lavoro che nel Pd sta facendo Andrea Orlando, con Verini, è un lavoro che è da sarto, con ago e filo. Vorrei che tutti ci aiutassero a ricucirlo il Paese e a non fare proclami che non servono a nessuno».
«Il ministro Bonafede - ha rilevato il ministro - ha recepito molte delle proposte. L’obiettivo di noi tutti è rendere i processi veloci e giusti. Per essere giusti significa che bisogna mettere i magistrati nella condizione di lavorare, spesso questo non accade». «Consentite - ha concluso - alla maggioranza di porre anche all’attenzione dell’opposizione proposte che possono essere accolte».

«Nessuno abusi del senso di responsabilità e della pazienza del Partito democratico» ha poi detto il ministro, parlando della posizione di Italia viva sul tema della prescrizione e degli scontri continui di Iv con il M5s.

IMPRESE BALNEARI - «La cosa chiara a tutti è che servono imprese che possano investire nel tempo. E le imprese investono nel tempo se lo Stato è in grado di dire cose molto chiare». Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, a margine di un incontro con le associazioni degli operatori balneari della Puglia, sulle nuove norme che riguardano il settore. L’incontro si è tenuto a Bari nella sede della presidenza della Regione, con il governatore Michele Emiliano.
«Il tema - ha rilevato Boccia - è molto serio ed è legato alla incoerenza che c'è tra le scelte fatte dal precedente governo e il quadro comunitario. Il precedente governo doveva emettere un Dpcm entro il 30 aprile 2019, quel decreto non è mai stato emesso e ora noi stiamo raccordando tutta questa attività con quattro ministeri. Perché serve la competenza Comunitaria, servono le Infrastrutture, Beni culturali e Turismo, e gli Affari regionali. Serve coinvolgere tutte le regioni italiane che hanno competenze connesse a questo tipo di attività che è strategica per il Paese».
«In questo momento - ha precisato - ci sono operatori straordinari che fanno investimenti importanti e hanno anche un impatto occupazionale importante, e operatori che vivono con concessioni che a volte sono risibili». «Partirà presto una mappatura sul territorio italiano - ha concluso - che darà allo Stato il quadro definitivo della condizione degli stabilimenti balneari che sono diversi l’uno dall’altro».

LE PAROLE DI EMILIANO - «I concessionari del demanio marittimo che svolgono l’attività d’impresa a volte da decenni di gestione delle nostre spiagge, dei nostri impianti balneari, sono ad un bivio: esiste una direttiva europea che obbliga a fare delle gare per favorire la concorrenza, ma queste gare rischiano di compromettere il ruolo di questi soggetti che con le loro famiglie da decenni tutelano le nostre coste e assicurano la fruizione balneare». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine di un incontro a Bari con le associazioni del balneari, al quale è intervenuto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.
«Bisogna trovare un punto di equilibrio - ha rilevato Emiliano - perché chi gestisce una spiaggia» a «volte è una piccola azienda che di anno in anno migliora gli investimenti e consente alla Puglia, speriamo anche 365 giorni all’anno, di utilizzare le coste, migliorando anche la qualità turistica». "Queste imprese - ha aggiunto - sono quelle che puliscono l'immondizia che purtroppo il mare sputa sulle nostre spiagge, sono le imprese che tutelano i turisti qualche volta anche durante l’inverno, sono quelle che sorvegliano in generale lo stato della natura e la qualità dell’ambiente».
«Certo - ha proseguito - c'è sempre qualche pecorella nera come in tutte le famiglie, c'è qualcuno che ha esagerato e ha costruito fuori da quello che è permesso» ma «queste sono cose che si possono correggere e credo che molte di queste correzioni siano intervenute. Quello che noi non possiamo tollerare è che questa gente sia presa in giro». «Qualche anno fa i governi dell’epoca - ha sottolineato Emiliano - hanno fatto una proroga generalizzata di queste concessioni, sapendo bene che l’Unione europea, la Corte costituzionale e i giudici non avrebbero potuto consentirla. Quindi abbiamo chiesto al ministro Boccia di starci a sentire perché la Puglia non può fare a meno delle aziende balneari».(

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