«Nel mondo dell’agricoltura serve certezza. Quando pianti qualcosa devi sapere che, al momento del raccolto, il prodotto verrà venduto al giusto prezzo, senza correre il rischio di veder andare in fallimento la tua azienda. Per i fondi europei messi a disposizione anche per le aziende alimentari servono nuovi vincoli che favoriscano accordi verticali tra agricoltori e acquirenti del prodotto, affinché il prezzo d’acquisto della merce non possa assolutamente andare al di sotto del costo di produzione». Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’incontro con gli agricoltori della fascia ionica, a Castellaneta (Taranto).
«Sto girando la Puglia nelle aziende agricole, anche di domenica - conclude - perché solo parlando direttamente con gli agricoltori e le organizzazioni di categoria si possono dipanare i problemi e si può fare in modo che la burocrazia regionale dia una mano concreta a queste persone. Ce la stiamo mettendo tutta».
«Incredibile, ma davvero Michele Emiliano ha il coraggio di girare per le aziende agricole pugliesi parlando di Fondi europei e come questi devono essere spesi, dopo che per la prima volta nella storia della Puglia il 31 dicembre scorso sono stati restituiti 86 milioni di euro all’Europa per la sua incapacità di spenderli?». Lo domanda il co-presidente del gruppo europeo Ecr-Fratelli d’Italia, Raffaele Fitto. «Senza contare - prosegue - che i Fondi europei è vero che favoriscono l’organizzazione economica del mondo agricolo facilitando gli accordi di filiera, ma soprattutto servono per il potenziamento e l’ammodernamento dell’azienda agricola ed è qui che si sono commessi gravi errori nella formulazione del Bando iniziale che poi ha mandato tutto in tilt, come ammesso dalla stessa struttura dell’assessorato all’Agricoltura». «Emiliano, quindi - conclude Fitto - si risparmi il tour elettorale fra gli agricoltori. Dopo i danni che ha provocato al settore dovrebbe solo chiedere scusa».