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La Cgil di Lecce chiede la cittadinanza onoraria per Liliana Segre. Dopo post offensivi si dimette dirigente Fdi di Foggia

 
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La Cgil di Lecce chiede la cittadinanza onoraria per Liliana SegreDopo post offensivi si dimette dirigente Fdi di Foggia

L'idea dopo l'episodio di alcuni giorni fa in cui il segretario cittadino della Lega, poi dimessosi, aveva attacco sui social la senatrice

Giovedì 07 Novembre 2019, 18:08

La Cgil di Lecce chiede al sindaco Carlo Salvemini di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre - in una lettera della segretaria generale Valentina Fragassi - «perché distintasi nel corso della sua vita in azioni di alto valore a vantaggio della nazione e dell’umanità intera, grazie alla sua instancabile opera di testimone della Shoah». La segretaria Fragassi ha fatto sapere di aver scritto in questo senso al sindaco e al presidente del Consiglio comunale, Carlo Mignone.
Si tratta di una sorta di risposta agli attacchi arrivati alla senatrice a vita dall’ex responsabile cittadino della Lega, Riccardo Rodelli, sfociati nei giorni scorsi in una bufera politica per la quale si è poi dimesso, mentre il segretario provinciale leghista Gianni De Blasi ha azzerato il direttivo cittadino di Lecce. «Vergognose esternazioni su Liliana Segre», le definisce Fragassi nella lettera: «Un atto vile - aggiunge - nei confronti di una testimone della Shoah sopravvissuta all’orrore del campo di concentramento». «Vedere accostata la nostra città a certe dichiarazioni - sottolinea - è un duro colpo per chi ama Lecce e ne conosce lo spirito libero e democratico. Quelle vergognose parole rischiano di infangare il nome di una comunità da sempre votata all’accoglienza, alla tolleranza, al rispetto dell’altro e di offuscare l’immagine stessa della città. Riteniamo per questo motivo che sia necessaria una presa di posizione forte, ufficiale e simbolica per ribadire il carattere democratico di Lecce e per manifestare concretamente vicinanza e solidarietà alla senatrice a vita». 

Si è dimesso dopo le polemiche sollevate per un suo post offensivo sulla vicenda della scorta alla senatrice Liliana Segre il referente di Fratelli d’Italia a San Severo, Francesco Stefanelli, dirigente provinciale foggiano del partito. Il post, pubblicato questa mattina su Fb, è stato rimosso subito dopo le reazioni indignate anche da parte degli esponenti politici foggiani e regionali del partito della Meloni. «Le affermazioni rese sulla sua pagina Facebook in alcun modo possono trovare posto nella linea politica di Fratelli d’Italia che è fermamente al fianco della Senatrice Segre per le battaglie all’antisemitismo e contro il razzismo», hanno commentato il coordinatore regionale di FdI, Saverio Congedo, e quello provinciale, Giandonato La Salandra, che hanno accolto le dimissioni di Stefanetti da dirigente provinciale del partito.
L’interessato, dopo avere rimosso il post offensivo, che conteneva anche un insulto sessista rivolto alla senatrice, si è scusato parlando di «una frase gergale, inappropriata alla circostanza» e spiegando che intendeva evidenziare «il paradosso di una scelta, quella di revocare la scorta al Colonnello De Caprio, noto come Capitano Ultimo e di assegnarla dopo pochi giorni alla Segre», facendo emergere «la differenza di pericolo e di interlocutori minacciosi: da una parte qualche esaltato sui social, dall’altra la mafia che non offende pubblicamente ma uccide».

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