BARI - La conferenza di servizi convocata oggi in Regione dovrebbe concludere l’iter per la creazione del Parco costiero di Polignano a Mare. Ma intanto sull’area di Ripagnola, interessata dal progetto (bloccato) del resort di lusso nei trulli, scoppia ufficialmente il caso della lama sparita: l’assessorato regionale all’Ecologia ha scritto al Comune per chiedere chiarimenti su quanto sarebbe avvenuto nell’area a due passi dalla costa.
La circostanza era contenuta nell’esposto dei comitati ambientalisti che ha fatto partire l’inchiesta della Procura di Bari. Ma è stata poi rilanciata da Fabio Modesti, ex direttore del Parco dell’Alta Murgia, che ha pubblicato una serie di foto satellitari dell’area di Costa Ripagnola: in quella del 2000 si vede chiaramente una lama (un profondo solco nel terreno tipico del paesaggio pugliese), in quella del 2006 la lama è parzialmente scomparsa, nell’ortofoto del 2018 non c’è più nulla. Non a caso la lettera firmata dal dirigente della sezione Tutela del paesaggio, Barbara Loconsole, chiede al Comune di fornire chiarimenti su «attività di trasformazione» avvenute tra il 2000 e il 2006. E che dunque sarebbero riferibili ai precedenti proprietari dell’area di Costa Ripagnola, oggi posta sotto sequestro probatorio: il consulente nominato dalla Procura - che ipotizza abuso d’ufficio e violazioni edilizie, per il momento a carico di ignoti - deve esprimersi proprio sui permessi rilasciati da Regione e Comune di Polignano alla Serim dell’imprenditore Modesto Scagliusi.
La questione della lama non è secondaria. Se venisse accertato un tombamento non autorizzato, infatti, scatterebbe l’obbligo al ripristino dello stato dei luoghi, fermo restando che sarebbe molto difficile risalire ai responsabili dell’abuso. In tempi passati, a quanto sembra, l’area era utilizzata come riserva di caccia da parte del vecchio proprietario.
Oggi, come detto, la Regione concluderà la conferenza di servizi per l’istituzione dell’area protetta che dovrebbe abbracciare l’intera linea costiera di Polignano. Un tema molto caldo di cui si è parlato ieri sera in un convegno a Polignano dove sono intervenuti anche i consiglieri regionali Fabiano Amati e Ignazio Zullo e l’avvocato Vittorio Triggiani, consulente dell’amministrazione comunale, alla presenza del sindaco, Domenico Vitto, dei rappresentanti della Serim e di numerosi proprietari delle lottizzazioni della zona.
Dal convegno è emersa la posizione dell’amministrazione co munale di Polignano sull’area protetta. «Chiederemo di tener conto del fatto che sia nel perimetro sia nelle misure di salvaguardia sono state inserite aree molto disomogenee tra loro, alcune fortemente antropizzate altre già sottoposte a vincoli molto forti», ha detto in sintesi l’assessore all’Urbanistica, Domenico Scagliusi. Le misure di salvaguardia bloccherebbero qualunque trasformazione sulle aree di costa, anche quelle già costruite, fino all’approvazione definitiva della legge in Consiglio regionale: il Comune teme che i tempi siano lunghissimi. Zullo e Amati hanno invece sollevato dubbi sul metodo, rilevando il mancato ascolto dei territori nell’iter per la creazione dell’area protetta. «A Polignano - ha detto Amati - ci sono già numerosi vincoli e fare scempi è impossibile. Il Parco va fatto, ma nell’ottica di aumentare la fruibilità dell’incanto polignanese e non di organizzare una struttura burocratica cui si va con il cappello in mano a chiedere pareri per aprire una finestra».
EMILIANO SUL PARCO: «COSì PUGLIA PIù BELLA» - «L'interesse generale è quello di realizzare il parco di Costa Ripagnola» a Polignano a Mare (Bari). La procedura è giunta al termine: adesso gli uffici assieme alla Giunta metteranno a punto il disegno di legge istitutivo del Parco». Lo afferma in una nota il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine della conferenza di servizi istruttoria, da lui presieduta.
«Si è raggiunta una buona condivisione - aggiunge - l’unico soggetto che ha ancora qualche perplessità è il Comune di Polignano a Mare che richiede che le norme tecniche esistenti e quindi la pianificazione urbanistica del Comune sia resa compatibile con l’istituzione del parco. A queste condizioni sarebbe favorevole alla perimetrazione definita dalla Regione Puglia. Questo mi pare un buon punto di definizione di tutta la vicenda».
«L'istituzione del Parco - sottolinea Emiliano - non porterà pregiudizio a nessuno, anzi, provocherà l’immediato aumento di valore di tutti gli immobili esistenti e realizzabili. Certo, se qualcuno aveva l’idea di di fare delle lottizzazioni di villette a schiera a Costa Ripagnola se lo scorda: questo non è possibile ora e non era possibile neanche prima». «Ma se qualcuno invece era preoccupato che l’istituzione del parco potesse danneggiarlo dal punto di vista turistico ed economico - precisa - è vero assolutamente il contrario: cioè che la istituzione del parco farà di Polignano a Mare una cosa ancora più unica e straordinaria. Il nostro intento è di tramandare intatta la bellezza di Polignano e in parte di Monopoli, alle successive generazioni aumentando i valori immobiliari esistenti e quindi facendo l’interesse di tutti».(