Arcelor Mittal scopre le carte sugli appalti delle forniture all'ex siderurgico. E lo fa in una sede istituzionale, un'audizione presso la quarta commissione della Regione Puglia, intervenendo con Samuele Pasi, Country Head, ed Emmanuel Rodriguez Direttore acquisti.
Più di 200 milioni di debiti di fornitori pagati in un solo, mese (novembre 2018), altri 200 milioni di nuovi contratti sottoscritti con fornitori locali e sei mesi di condivisione delle nuove strategie di acquisto del Gruppo: sono alcuni dei dati forniti dal colosso dell'acciaio ai consiglieri regionali.
«Per quanto riguarda le pulizie civili - si legge in una nota - l’azienda ha deciso di avere un solo interlocutore responsabile rispetto a più fornitori con mansioni difficilmente distinguibili, operanti spesso nelle stesse aree. Sono state richieste quotazioni a più di 5 fornitori e al termine della gara si è scelto un unico soggetto che è operativo dal 1° ottobre. L’iter ha coinvolto circa 250 persone ed è stato raggiunto un accordo tra le parti».
Sulle pulizie industriali, sono stati invitati alla gara più di 15 soggetti. La scelta è stata ristretta a 5 fornitori, di cui 2 nuovi. «Le persone coinvolte sono circa 500, ma per un solo fornitore uscente non è ancora stato trovato un accordo».
Sui trasporti interni, la gara d’appalto è rivolta ai fornitori storici dell’azienda, uno dei quali ha deciso di non partecipare creando contrattempi nella transizione.
«Nell’indotto, per tutti i lavoratori a tempo indeterminato è stata garantita la continuità contrattuale - precisa Am - trasferendo tutti i contratti multiservizi, mentre per i contratti metalmeccanici è in corso la discussione tra le parti. Le aziende che sono in «white list» devono assicurare l’assenza di pendenze penali a carico dei lavoratori».
I lavoratori a tempo determinato hanno ottenuto da parte dell’indotto di far parte di una lista che gode di priorità.
Ma non è tutto. «Alcuni fornitori si sono esclusi dalle gare offrendo prezzi significativamente maggiorati rispetto agli stessi prezzi passati a parità di servizi e rispetto agli altri offerenti di mercato, altri hanno invece annunciato con poco preavviso di non partecipare alle gare creando difficoltà alla continuità operativa aziendale. In poche ma significative circostanze la qualità informativa data dal fornitore uscente circa i termini dei dipendenti non è stata sufficiente per prevenire disagi».
Arcelor MIttal sta rinnovando molti contratti, spesso per durate maggiori rispetto a quelli originarie, fino a 36 mesi, con la possibilità di diventare fornitori di tutto il Gruppo, accedendo così ad una rete globale e sviluppando contatti con operatori presenti in altri Paesi con lo stesso obiettivo: fare business in modo sostenibile.
«Per essere fornitori di ArcelorMittal occorre far parte del cambiamento che l’azienda sta attraversando e lavorare su due fattori chiave: la Salute & la Sicurezza. Sulle questioni Salute & Sicurezza non è possibile alcun compromesso e sono richiesti i più alti standard possibili. Per quanto riguarda l’ambiente, altro tema chiave, è indispensabile che sia garantito l’uso efficiente ed il recupero delle materie utilizzate».