BARI - Anche la cimice asiatica, dopo la cimice nera di campagna, è apparsa in provincia di Lecce a causa dei cambiamenti climatici, tra i parassiti «alieni» alle specie locali: «La Puglia non può permettersi l’invasione di altri virus alieni, dopo la 'tristezà degli agrumi, il punteruolo rosso, fino ad arrivare alla Xylella fastidiosa. La cimice asiatica, tra l’altro, si accanisce anche sulle olive». Lo denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, che plaude all’avvio del tavolo interministeriale di crisi per la cimice asiatica ("sta causando danni stimati per ora in circa 250 milioni di euro") e chiede «una strategia complessiva della Regione contro le numerose e incontenibili malattie delle piante che arrivano in Puglia attraverso le frontiere colabrodo dell’Ue». Coldiretti Puglia accusa infatti il sistema di controllo dell’Unione europea: «consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti italiani».

Martedì 13 Agosto 2019, 12:48