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Puglia, primato in Regione: stipendi dei dirigenti +25% in tre anni

Puglia, primato in Regione: stipendi dei dirigenti +25% in tre anni

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Puglia, primato in Regione: stipendi dei dirigenti +25% in tre anni

I giudici contabili affidano alla Puglia il record italiano degli aumenti, se si eccettua il piccolo Molise: da 85mila si è passati a 105mila euro.

Sabato 10 Agosto 2019, 07:30

BARI - Le retribuzioni medie dei dirigenti della Regione sono aumentate in tre anni del 25%. A dirlo è la Corte dei conti nel rapporto annuale sulla spesa del personale negli enti territoriali, che affida alla Puglia il primato italiano degli aumenti, se si eccettua il piccolo Molise.

Nel 2015, secondo i dati della Ragioneria generale dello Stato, la Regione spendeva 12,1 milioni per le retribuzioni di 142 dirigenti con uno stipendio medio lordo di 85mila euro. Nel 2017, a fronte di 130 dirigenti, la spesa totale è cresciuta a 13,9 milioni con una retribuzione media pari a 107mila euro: non la più alta in assoluto, per quanto decisamente maggiore della media nazionale dei dirigenti regionali (94.000 euro lordi), ma con 22mila euro medi di aumento in un triennio che rappresentano un dato unico.

È vero che nel corso di 2015 e 2016, per una serie di problemi legati all’attuazione di quanto previsto dai contratti collettivi, la Regione non ha di fatto erogato le retribuzioni di risultato dei dirigenti (la quota dello stipendio relativa al raggiungimento degli obiettivi), ma è anche vero che il «bonus» ammonta al 18% del totale degli stipendi.

Tutto questo avviene mentre la stessa Regione ha tagliato sugli stipendi degli altri dipendenti, che nello stesso triennio sono scesi del 4,79%. Nel 2015, a fronte di 2.424 impiegati e funzionari, la Puglia ha speso 82,6 milioni di euro per una retribuzione media pari a circa 34mila euro. Due anni dopo, avendo incrementato la platea a 2.503 persone, la spesa totale è calata a 81,7 milioni portando la retribuzione media a circa 32mila euro a testa, stavolta 2mila euro in meno rispetto alla media nazionale delle altre Regioni che è appunto di 34mila euro lordi a testa.

La Puglia si distingue (stavolta in positivo) per il mancato ricorso al lavoro interinale, che però continua a essere utilizzato nelle varie agenzie regionali. I contratti a tempo determinato nel 2017 erano invece 118, presumibilmente poi azzerati o quasi per effetto della stabilizzazione dei cosiddetti precari: va detto, peraltro, che la loro retribuzione media nel 2017 era più alta (33mila euro) rispetto a quella generale. La spesa del personale, su cui comunque la Puglia è ampiamente al di sotto del tetto stabilito dalla legge, è uno dei temi su cui la sezione regionale della Corte dei conti ha chiesto chiarimenti alla Regione in vista della parifica del bilancio 2018.

Per quanto riguarda invece i Comuni pugliesi, la ricognizione dei magistrati contabili ha censito 281 dirigenti in servizio nel 2015 (di cui 197 a tempo indeterminato), scesi a 275 (178 a tempo indeterminato) nel 2017. La retribuzione media dei dirigenti comunali è invece rimasta sostanzialmente stabile, passando dagli 82mila euro lordi del 2015 agli 81mila euro del 2017. [m.sc.]

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