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Sud Est, addio alla storica «divisa» rossa: treni con colori Trenitalia

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Sud Est, addio alla storica «divisa» rossa: treni con colori Trenitalia

Ma la Regione Puglia: l'azienda ora chiarisca sul futuro

Sabato 11 Maggio 2019, 13:30

BARI - La buona notizia è che sui binari delle Sud-Est ci un maggior numero di treni Atr-220, i convogli diesel polacchi che in questi mesi sono stati sottoposti a revisione nelle officine Trenitalia di Foggia. Il primo è già in circolazione da ieri, un altro verrà riconsegnato nei prossimi giorni. Ma la novità non può sfuggire: gli Atr sono infatti stati sottoposti a ripellicolatura per sostituire la storica livrea rossa con i colori dei treni in uso dalle Direzioni territoriali regionali di Trenitalia, ad esempio i nuovi Jazz. Ed è un segnale importante.

Ieri, nella presentazione del nuovo piano industriale del gruppo Fs, non è stato fatto alcun cenno a Ferrovie Sud-Est, partecipazioni che fonti del gruppo definiscono «non strategica». E, per quanto la Regione stia facendo pressing sui vertici di Fse affinché chiedano l’affidamento diretto per 10 anni più cinque, per il momento la decisione è di arrivare alla scadenza naturale (2021) del contratto di servizio: se sarà così, si andrà a gara d’appalto.

Ecco perché la scelta dello «spezzatino» appare la più ovvia, con l’intervento di Trenitalia anche sui binari di Fse. I convogli, va ricordato, sono di proprietà della Regione, e dovranno essere trasferiti a chi svolgerà il servizio. Il logo Ferrovie Sud-Est, già ora diventato molto piccolo, potrebbe dunque essere destinato a sparire del tutto o a rimanere tutt’al più sui bus, perché l’azienda parrebbe intenzionata a partecipare alle gare di bacino del prossimo anno.

La Regione guarda a questo scenario con molta preoccupazione, perché gli interventi infrastrutturali in corso (finanziati con risorse europee e con i fondi ex Fas) vanno oltre il termine del 2021. Ne è un esempio il cantiere per il rifacimento della linea barese «via Conversano», che tra un mese verrà chiusa per la sostituzione dei binari, l’eliminazione dei passaggi a livello e l’interramento delle stazioni di Capurso e Triggiano. Teoricamente la sospensione del servizio durerà per i primi 18 mesi dei 30 necessari al completamento dei lavori, ma quasi certamente i tempi saranno più lunghi. La linea è sottoposta a lavori anche sul fronte tarantino (da Putignano a Martina Franca), e al termine sarà dotata di tutti i sistemi elettronici di sicurezza necessari a superare l’attuale limite di velocità di 50 km l’ora. Si tratta di investimenti effettuati con fondi pubblici, nel segno del potenziamento di un servizio oggi molto degradato: sarebbe paradossale che al termine dei lavori la linea si ritrovi senza un gestore. [m.s.]

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