Lunedì 08 Settembre 2025 | 00:46

Cornacchini e il futuro: il Bari prende tempo

 
Davide Lattanzi

Reporter:

Davide Lattanzi

Cornacchini: "Portici, esame di maturitàBollino? Probabilmente giocherà domani"

Cornacchini

De Laurentiis: «Finora altre priorità, sceglieremo senza fretta»

Mercoledì 13 Marzo 2019, 16:13

BARI - «Cornacchini pure il prossimo anno? Siamo stati presi da tante cose, è presto per pensarci. Valuteremo la cosa internamente, magari parlandone con il tecnico stesso». Così ha parlato il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, ieri sulle frequenze di Radio Bari. Non è un mistero: se da un lato la città del pallone attende il conforto della matematica per riabbracciare il calcio professionistico, dall’altro la curiosità è già spasmodica per capire come proseguirà il progetto della nuova proprietà, nell’auspicio che la scalata prosegua tanto rapida, quanto inarrestabile.
Ed è chiaro che il capitolo allenatore sia uno dei principali da affrontare per la costruzione della squadra per il prossimo torneo. Ben inteso: non ha bluffato il massimo dirigente dei galletti. Nel senso che su Cornacchini una decisione non è stata effettivamente presa. E magari conterà pure valutare il finale di stagione e, perché no, come sarà affrontata la probabile poule scudetto. Tuttavia, si può provare ad intuire quali saranno le riflessioni che orienteranno la decisione sulla conferma o meno del trainer di Fano.

Perché sì Cornacchini finora ha ottemperato la sua missione e, a meno di clamorose ed impronosticabili cadute, centrerà l’obiettivo per cui è stato ingaggiato. Non va dato per scontato il suo operato. Nel calcio non è mai semplice vincere, nemmeno quando si ha per le mani un complesso oggettivamente superiore a qualsiasi concorrenza. Il suo spirito pratico ha comunque pagato ed è inutile cercare uno spettacolo raro dato il contesto dilettantistico. Ha messo nelle condizioni le tante individualità di fare comunque la differenza, guadagnandosi il rispetto e la stima di un gruppo che ne ha puntualmente evidenziato la lealtà e pulizia nei rapporti. La stessa società, dal club manager Matteo Scala a Luigi De Laurentiis in persona, ne hanno sovente lodato l’operato. Dunque, i presupposti per proseguire insieme non mancano.

Perché no Se Cornacchini dovesse restare, accadrà per una scelta precisa e non per un semplice tentativo. La società non è per i salti nel buio e non esporrebbe l’allenatore ad un esame costante o alla graticola che potrebbe scattare alla prima difficoltà. Quindi, le valutazioni saranno approfondite, onde evitare qualsiasi tipo di equivoco. Il coach marchigiano, piuttosto, potrebbe pagare l’esperienza limitata in C (cinque stagioni complessive: una a Fano, due ad Ancona, una alla Viterbese, una a Gubbio che, però, si è esaurita dopo soli cinque turni) e il non aver mai affrontato un torneo di vertice in Lega Pro. In tal senso, non è da escludere che il club punti su un tecnico «top» per la categoria oppure addirittura su un nome pesante con il quale avviare un progetto più lungo, da proseguire anche in B, qualora riuscisse, come si spera, l’immediato doppio salto. Una prospettiva che sembra verosimile. Ad ogni modo, sarà anche importante il confronto che, a fine torneo, la dirigenza di certo avrà con Cornacchini per comprenderne scelte, desideri, margini di miglioramento che vede nel suo lavoro e nella squadra. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)