Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, «chiede formalmente al ministero dell’Ambiente la revisione dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) dello stabilimento dell’ex Ilva oggi ArcelorMittal, alla luce delle molteplici, recenti novità, in primis la pronuncia della Corte europea dei Diritti dell’Uomo e la rimessione alla Consulta di alcune parti dei decreti 'Salva Ilvà». E’ detto in una nota della Regione Puglia che, «in caso di accoglimento dell’istanza di riesame, chiede la contestuale immediata riduzione al 50% dei livelli di produzione del siderurgico attualmente autorizzati, e la drastica riduzione del carico di inquinanti per la matrice aria, quale ulteriore garanzia della riduzione dell’impatto ambientale».
«Ora - afferma Emiliano - la responsabilità della scelta doverosa di adesione alle istanze della Regione Puglia ricade interamente sul Governo e sul Ministero dell’Ambiente che ha la storica possibilità di smarcarsi dal contegno dei precedenti Governi e dare, finalmente, un segnale concreto alla comunità pugliese e tarantina».
Il presidente Emiliano, conclude la nota della Regione, aveva già avanzato istanza di riesame dell’Aia nel gennaio 2017, con riscontro negativo da parte del Governo dell’epoca.
GENITORI OCCUPANO SCUOLA - Alcune decine di genitori degli alunni dei due plessi scolastici De Carolis e Deledda del rione Tamburi di Taranto, chiuse dal sindaco Rinaldo Melucci per la loro vicinanza alle collinette ecologiche dell’ex Ilva sequestrate per problemi di inquinamento, hanno occupato in maniera simbolica la sede del plesso scolastico Vico di Taranto, in via Archimede. «Non ce ne andremo da qui - dice all’Ansa una mamma, Francesca Martinese - fino a quando non ci diranno dove i nostri figli potranno proseguire le lezioni e ci garantiranno che non ci sono pericoli per la salute».
«Quello che sta accadendo è paradossale - evidenzia la donna - devono chiudere le fonti inquinanti, non le scuole».
I genitori attendono garanzie sulla ripresa dell’attività didattica, dato che non è stato ancora disposto il trasferimento degli alunni in altri istituti. «Il diritto all’istruzione - affermano - viene negato ai nostri figli». «Ieri - continua Martinese - ci hanno convocato alla scuola Deledda per restituirci libri e quaderni. E senza nessun chiarimento».
SCUOLE CHIUSE, TRASFERITE 44 SEZIONI- Garantire la ripresa delle attività didattiche sin da lunedì prossimo per tutti gli studenti delle scuole Deledda e De Carolis, a Taranto. E' lo scopo del piano predisposto dalla Direzione comunale alla Pubblica Istruzione, d'intesa con il Provveditore agli Studi e sentiti i Consigli d'istituto interessati. "È previsto che gli alunni delle 44 sezioni - spiega una nota - siano temporaneamente accolti presso le scuole Vico, Gabelli e Giusti, con una opzione anche sulla scuola Alighieri. In alcuni casi potrebbe rendersi necessario pianificare lezioni sul doppio turno ed in ogni caso non si escludono soluzioni che possano limitare il disagio alla popolazione scolastica e alle loro famiglie. Le Società partecipate del Comune e la Polizia locale sono già all'opera per supportare detto trasferimento e vigilare su tutti i plessi coinvolti". L'Amministrazione comunale confida che questa situazione possa durare "poche di settimane, il tempo strettamente necessario alle nuove indagini disposte dall'Ordinanza sindacale n. 9/2019, per ridare serenità ai cittadini". "Chiediamo a tutti la massima solidarietà e collaborazione per limitare i disagi della popolazione scolastica e di chi opera nel settore dell'istruzione - dichiara il Sindaco Melucci. Ci sgomenta che proteste politiche o di altra natura non vengano lasciate fuori dalle scuole, nel primario interesse dei nostri piccoli. Andiamo avanti risoluti per loro, ma oggi abbiamo veduto fatti indecenti, che non corrispondono all'anima di Taranto. Non escludiamo revisioni dell'ultima ora dei nostri provvedimenti al fine di superare gli ostacoli creati da comportamenti irresponsabili."