Lunedì 08 Dicembre 2025 | 11:01

Bari, è partito lo shopping di Natale: pienone in centro, tutti in cerca del regalo perfetto

Bari, è partito lo shopping di Natale: pienone in centro, tutti in cerca del regalo perfetto

 
Rita Schena

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Rita Schena

Bari, è partito lo shopping di Natale: pienone in centro, tutti in cerca del regalo perfetto

E in piazza Garibaldi le letterine con i desideri dei bambini appese al grande albero

Lunedì 08 Dicembre 2025, 09:47

E’ ufficiale. La corsa allo shopping di Natale è iniziata. Ieri mattina via Sparano era gremita di gente, in giro per trovare i pensierini da scambiarsi sotto l’albero. «La tredicesima non è ancora arrivata - racconta una coppia -, ma preferiamo iniziare un po’ prima con i regali di Natale, per non dover correre e trovarci nella gran folla degli ultimi giorni. Tanto quello che cerchiamo non è l’acquisto importante, ma piccoli oggetti, giusto per far capire ai nostri cari che li pensiamo».

E cosa c’è di meglio delle tante casette dove si vende l’artigianato? Dal piccolo gioiello, al cadeaux natalizio, in piazza Umberto ce n’è per tutti i gusti. «Io sono golosa – confessa una ragazza sorridendo – davanti a tutto questo cioccolato non resisto». In centro bancarelle di cioccolaterie espongono praline e dolci di ogni tipo. La glicemia sale solo a guardare. «Mi fa una bella guantiera? - chiede un signore -, così stasera ho risolto per il dolce».

La mattina della Vigilia dell’Immacolata sembra che mezza Bari si sia riversata tra le strade del centro, chissà chi è rimasto in casa a preparare la pasta lievitata per i tradizionali panzerotti della sera.

I dehors dei bar sono tutti pieni. Dalle 11 di mattina in poi difficile trovare un tavolino per potersi sedere. Se si dovessero contare i bicchieri di spritz o aperitivi si potrebbe arrivare a numeri a varie cifre.

Una signora cerca disperatamente di convincere il marito a provarsi un maglione tipicamente natalizio. «Ma non ti piace? E’ carino, per la Vigilia di Natale almeno indossiamo qualcosa di spiritoso…». Il marito glissa, fa finta di guardare una giacca di pelle. La grande renna con il naso rosso che campeggia ricamata proprio non lo convince.

«Sì, in negozio sta entrando molta gente – conferma una commessa – e c’è anche chi sta comprando. Ma come già da qualche anno accade, si preferisce fare buoni regalo per poi scegliere e trovare ciò che piace con più calma». «Tanto da dopo Natale iniziano i saldi – sottolinea una signora -. Sì, credo che anche io alla fine con il budget a disposizione comprerò dei buoni da regalare. Così non si sbaglia».

Passeggiare per via Sparano è complesso, la gente si accalca e gli spazi centrali occupati da tavolini e sedie non permettono un deflusso veloce. Comitive si fermano a chiacchierare e scambiarsi i primi auguri. Fuori dal solito Louis Vitton una piccola fila di persone in attesa. Alla faccia di chi ha budget molto più risicati.

«Mamma guarda il Grinch!», la bambina tira la mano della madre per guardare più da vicino un «madonnaro» che sta completando per terra un grande disegno. Il personaggio verde, l’anti-Natale per antonomasia, grugnisce con fare sornione. I genitori sorridono e mettono una moneta nel cappello. «Non vogliamo arrivare a piazza Garibaldi per imbucare la letterina a Babbo Natale?».

Quest’anno il Natale è diffuso per le varie piazze: se a Bari vecchia campeggia il grande albero acceso la serata di San Nicola, via Sparano è sempre la regina dello shopping incorniciata di luci, in piazza Garibaldi è il Natale del mondo con la Casa degli Elfi e la possibilità per i bambini di imbucare la loro letterina dei desideri. O in alternativa appenderle al grande pino. Tanti i piccoli desideri di bambini che già sventolano. Alessia di 6 anni chiede una bambola realistica e una coda da sirena; Paolo 11 anni di Loseto vuole la pista delle macchinine; Francesco forse si sente solo e desidera stare con gli amici e avere dei vestiti; Andrea chiede un computer nuovo.

«Mia cara come mai in giro, non sei in cucina a preparare i panzerotti per stasera?». Due amiche si incontrano e ridendo sottolineano come molte delle tradizioni di mamme e nonne siano ormai tramontate. «Mettermi a friggere proprio no – ammette una delle due -. Ho ordinato tutto già fatto. Devo solo andare a ritirare».

Non eccessivo il traffico. In tanti affollano gli autobus armati di biglietti. Anche se chi si spinge fino in pieno centro con l’auto c’è sempre. «Scusi, c’è ancora posto in garage», chiede una signora alla guida di un grosso Suv. «Sì, certo signora», risponde il custode. «Ma quanto è la tariffa all’ora?». «Quattro euro». La donna strabuzza gli occhi. Grazie e se ne va. Forse un’altra convertita prossimamente ai mezzi pubblici.

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