LECCE - Malgrado gli appelli all’unità, le associazioni di categoria Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcooperative e Legacoop hanno confermato la manifestazione a Lecce contro la xylella fastidiosa, che si terrà in contemporanea a quella indetta da Coldiretti e Unaprol. Anche se, a quanto riferiscono le organizzazioni, tuttavia, non c'è ancora il via libera della prefettura proprio per la concomitanza dei due cortei, previsti sempre nella mattinata di sabato 9 marzo, ma con partenza e arrivo da luoghi diversi.
Il motivo della «scissione» tra le due iniziative, secondo quanto spiegato da Tommaso Battista, presidente di Copagri Puglia, è da ricercare nella richiesta di dimissioni formulata nei confronti dell’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia da Coldiretti. Le associazioni, tuttavia, denunciano "la distruzione del proprio territorio causata dalla pandemia vegetale». E spiegano che «i governi succedutisi dal 2013 in poi e i ministri dell’Agricoltura hanno fallito».
Chiedono norme speciali per il Salento e risorse economiche straordinarie, non solo provenienti dal Psr, ma anche da altre misure di finanziamento da negoziare con l’Unione europea, pari ad almeno altri 400 milioni di euro, oltre i 100 già stanziati dal Governo e i 50 dalla Regione. Invocano una semplificazione delle procedure di espianto degli ulivi e sostegno per i reimpianti. Il corteo dovrebbe partire dal piazzale Settelacquare e terminare in piazza Mazzini.
LA MANIFESTAZIONE DELLA COLDIRETTI - Sabato prossimo, 9 marzo, agricoltori, cittadini e rappresentanti della società civile scenderanno in piazza a Lecce per una manifestazione «storica» promossa da Unaprol e Coldiretti. Si tratta di una protesta alternativa a quella organizzata nello stesso giorno, sempre nel capoluogo salentino, da Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcooperative e Legacoop.
I manifestanti arriveranno alle ore 10:00 nella centrale piazza Sant'Oronzo dopo aver attraversato la città con un corteo che partirà la mattina presto dal Foro Boario. Secondo Coldiretti Puglia, scenderà «in piazza con i trattori la rabbia del popolo dell’olio contro la gestione inconcludente dell’emergenza Xylella che ha devastato milioni di ulivi in Puglia e che dal Salento sta avanzando inesorabile verso Nord. Una strage provocata da errori, omissioni, ritardi e strumentalizzazioni che rischia di sfregiare per sempre il territorio e distruggere un intero tessuto ambientale, economico ed occupazionale». «Non c'è più tempo da perdere per fermare il contagio - conclude Coldiretti - e far rinascere le aree colpite, dopo anni di annunci, promesse e rimpalli di responsabilità della burocrazia».