Da aprile 2020 sarà tecnicamente possibile introdurre treni diretti dal Salento all’aeroporto di Bari. È l’effetto dei lavori che Rfi (la società del gruppo Fs che gestisce la rete nazionale) sta portando avanti sul fascio di binari della stazione centrale di Bari: il primo passo dell’interoperabilità tra le reti ferroviarie pugliesi.
«Con questa integrazione - spiega Roberto Laghezza di Rfi - si mettono in collegamento i binari in modo da generare opportunità sui servizi che il committente Regione potrà decidere di svolgere». Nella stazione di Bari (oltre a Fal, che ha una rete a scartamento ridotto) arrivano infatti Bari Nord e Sud-Est. I lavori che termineranno entro aprile del 2020 faranno in modo che da tutto il fascio dei binari «ovest» (quelli utilizzati dalle Bari Nord per i collegamenti verso l’aeroporto) si potrà accedere al primo binario della stazione di Bari, permettendo così ai treni di proseguire verso sud. «Noi non realizziamo solo questa integrazione - spiega Laghezza - ma anche un importante potenziamento attraverso il nuovo Acc (apparato centrale computerizzato, ndr) per governare la circolazione a Bari centrale e migliorare il servizio, velocizzando gli itinerari a 60 km/h. Stiamo realizzando anche l’ultima fase del raddoppio della Bari-Taranto, che entra su Bari a binario semplice, aumentando anche qui la capacità e riducendo le interferenze della circolazione».
Il secondo step dell’integrazione verrà completato a dicembre del 2021, quando la rete delle Bari Nord potrà avere accesso all’intero fascio di binari della stazione centrale. Il terzo e ultimo, con l’interoperabilità completa, è programmato da Rfi per dicembre del 2023, e permetterà anche alla rete Sud-Est di essere collegata con Rfi in stazione centrale: ma si tratta di un intervento coincidente con l’attivazione della variante di Bari sud e delle tre nuove stazioni (Campus, Executive e Triggiano, le prime due in condominio tra Rfi e Fse) previste nell’ambito dei lavori del Nodo ferroviario. Un’opera con tempistiche ancora molto lunghe. Ma che consentirà di collegare con treni diretti (poniamo) Martina Franca a Foggia.
Le reti ferroviarie pugliesi hanno numerosi altri punti di interconnessione. A Barletta, per esempio, Bari Nord è responsabile del progetto di integrazione con Rfi che consentirà di arrivare all’aeroporto di Bari con treni diretti da Foggia: il servizio potrebbe essere attivato anche oggi, con un cambio tra due gestori nella stazione di Barletta. A Foggia già esiste l’integrazione con la rete delle Ferrovie del Gargano, integrazione in parte esistente a Lecce e a Francavilla Fontana. A Lecce esiste già un progetto (per il collegamento con Sud-Est), oltre ad un intervento di restyling della stazione.
Anche a Bari, come noto, è in corso il progetto di Grandi Stazioni per la riqualificazione dello scalo ferroviario. Entro giugno sarà completato l’allargamento del sottopasso «giallo», e ad ottobre sarà pronto l’allungamento fino al fabbricato Bari Nord. È previsto, tra l’altro, l’abbattimento delle barriere architettoniche con l’estensione degli ascensori ai marciapiedi che ne sono sprovvisti. A giugno 2020 saranno completati sia il restyling dei sottopassi «verde» e «rosso», sia il nuovo fronte di stazione lungo via Capruzzi.
L’ultima parola sui servizi toccherà alla Regione. «L’interoperabilità - dice l’assessore ai Trasporti, Gianni Giannini - è un punto di arrivo importante che consentirà di potenziare i collegamenti in tutta la Puglia». Già oggi la stazione di Bari, soprattutto dopo l’introduzione dell’orario cadenzato, può essere considerata l’«hub» del sistema ferroviario: ma per rendere operativa l’integrazione servirà un accordo con i gestori, accordo non ancora previsto. E di intermodalità si parlerà invece da domani nella tappa di Treno Verde che toccherà Bari.