I militari della Guardia di Finanza, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, hanno eseguito 19 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti italiani indagati per traffico di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi e munizioni. All'operazione, chiamata "Holy drug", dal soprannome di Satana, con cui era chiamato un personaggio di spicco tra gli arrestati, hanno partecipato un centinaio di uomini del Comando Provinciale di Bari tra i quali anche quelli dell'unità cinofila.
L'operazione antidroga ha portato all'esecuzione di tre provvedimenti di custodia cautelare in carcere, 14 ai domiciliari e all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di ulteriori due persone. Le indagini hanno consentito di smantellare numerose piazze di spaccio della droga gestite - secondo gli investigatori - da giovani criminali emergenti, operanti principalmente nel centro del capoluogo con ramificazioni in alcuni comuni limitrofi. Complessivamente sono stati sequestrati due chili di droga, tra cocaina, hashish e marijuana, e una pistola con munizioni.
I pusher agivano dal tardo pomeriggio alle prime ore dell'alba tra Bari, Triggiano e Noicattaro, in piazze di spaccio frequentate dalla "Bari bene". Nell'operazione risulta allarmante l'età dei 'clienti', tra i 16 e i 40 anni, e gli spacciatori avevano ricavato almeno 100mila euro. Molti giovani pusher erano insospettabili, incensurati, e iscritti ai social con foto e nickname di serie tv sul narcotraffico: erano conosciuti tra i giovani come "Quelli di Gomorra".