Fino al 6 novembre scorso l’Ilva in Amministrazione straordinaria ha ricevuto 717 richieste di esodo volontario con incentivo, a fronte delle quali sono state effettuate 549 conciliazioni per uscite con esodo incentivato. E' quanto emerso nell’incontro di verifica dell’attuazione dell’accordo sindacale sull'Ilva siglato il 6 settembre scorso, che si è svolto oggi al Mise. L’azienda ha illustrato ai sindacati le modalità con cui è stata effettuata la selezione del personale destinatario al passaggio in Am Investco, con lettera di distacco.
Il segretario della Fim Cisl di Taranto Valerio D’Alò spiega che «le proporzioni percentuali del personale impiegato tra esercizio, manutenzioni e staff restano quasi invariate, con scostamenti di pochi punti percentuali rispetto al passato». «Abbiamo rappresentato ad ArcelorMittal - ha aggiunto - le anomalie riscontrate nel 'day onè, sia sotto il profilo industriale e organizzativo sia dal punto di vista individuale, circa l’applicazione dei criteri di selezione. Abbiamo evidenziato ricadute su straordinario, cambi di postazioni, riduzioni di attività e di postazioni avvenute in tutti i siti».
Rispetto a quanto rappresentato «abbiamo ricevuto - conclude D’Alò - disponibilità dall’azienda ad esaminare ogni caso, con una serie di incontri nei vari siti. Riunioni coinvolgeranno le Rsu, anche alla luce del fatto che non tutte le 10.700 lettere di distacco, a causa delle uscite volontarie, sono state assegnate ai lavoratori».
Secondo quanto riferito da alcuni sindacalisti che hanno partecipato all’incontro al Mise, ArcelorMittal ha illustrato il processo di selezione dei nuovi assunti strutturato intorno al nuovo assetto organizzativo secondo tre parametri: attività necessaria in coerenza con il Piano industriale; competenze professionali in linea di principio, certificazioni, abilitazioni, categoria contrattuale in manutenzione e percorso professionale; carichi di famiglia e anzianità.
L’incontro tecnico di verifica di attuazione dell’accordo del 6 settembre scorso tra Ilva, Am InvestCo e sindacati, si è svolto oggi al Mise dopo le polemiche sui criteri adottati sull'individuazione degli assunti da ArcelorMittal, e degli esuberi collocati in cassa integrazione.
Durante il confronto è stato spiegato che per la Manutenzione si è proceduto inizialmente a individuare la linea tecnologia di riferimento, per poi applicare una selezione basata prioritariamente sui livelli di inquadramento (competenze professionali) e, a parità di professionalità, attraverso l'impiego dei criteri dei carichi di famiglia e anzianità. Per i perimetri Esercizio (lavoro di produzione), qualora ci sia stato bisogno di rimodulare l’assetto organizzativo, in linea di principio ed a parità di professionalità sono stati applicati i criteri di carichi di famiglia e anzianità. All’incontro erano presenti rappresentanti di ministero del Lavoro, Am Investco, dell’Amministrazione.