«Chi vuole rovinare Melendugno gioca anche sulla psicologia dei brindisini, che pensano di poter evitare Tap. Tap arriverà comunque a Brindisi-Mesagne, perché lì c'è lo snodo della dorsale SNAM che poi deve portare questo gas nel nord Europa. Quindi, meglio fare meno danno possibile e non aprire in due tutta la provincia di Brindisi con un gasdotto di 50 chilometri via terra che parte da San Foca-Melendugno». È quanto dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che questa mattina è stato a Brindisi, spiegando le ragioni a fondamento della sua battaglia per spostare l’approdo del gasdotto da San Foca a Brindisi, 30 chilometri più a nord sulla costa pugliese adriatica.
«La manipolazione dell’informazione è arrivata al punto da non far capire ai brindisini che comunque il gas va a Brindisi, perché deve arrivare a Mesagne, - ha continuato Emiliano - spaccando in due, secondo il progetto attuale, tutta la provincia, facendolo però approdare 30 chilometri più giù. Da questa realtà i brindisini non possono scostarsi». «So che questa cosa è stata presentata male ai brindisini, ma io ho l'abitudine di dire la verità, - ha concluso il governatore pugliese - anche perché il mio rapporto con questa città rimane fondato su un amore profondissimo, non sarei mai in grado di dire loro bugie e spero che nessun altro lo faccia».
PARTITI I LAVORI IN ALBANIA - Al via i lavori per la realizzazione della condotta sottomarina del gasdotto TransAdriatic Pipeline (Tap), che fornirà all’Europa il metano proveniente dai giacimenti azeri, attraversando la Grecia e l'Albania per raggiungere poi le coste pugliesi in Italia.
Per la tratta sottomarina, lunga 105 chilometri, è prevista l'installazione di 9 mila tubature, il cui peso totale è di circa 100 mila tonnellate. Almeno 10 navi specializzate saranno impegnate per saldare le tubature a bordo e deporle sul fondale marino, ad una profondità di oltre 810 metri.
La realizzazione dei lavori è stata affidata all’italiana Saipem. Alla cerimonia organizzata in Albania, il managing director del Tap, Luca Schieppati ha parlato di «un altro importante passo nella costruzione del gasdotto. La conclusione dei lavori e la messa in opera saranno nel 2020. Circa l’80 per cento dell’intero progetto è stato ormai realizzato». Nel suo breve intervento, il premier albanese Edi Rama, si è augurato che mentre i lavori per la condotta sottomarina proseguono "siano risolti anche i problemi in Italia».