Un errore umano del dirigente centrale operativo di Novoli portò due treni ad occupare la stessa sezione di linea, tra Francavilla Fontana e Ceglie Messapica, sulla rete di Ferrovie Sud-Est. Era l’11 settembre 2017. I due treni, che marciavano a 30 all’ora, si videro in tempo e riuscirono a fermarsi in sicurezza. Ma su quella linea, quel giorno, si erano verificati ben 11 guasti che costrinsero i due addetti alla sala di controllo del traffico a un superlavoro.
È l’esito dell’indagine della Digifema, l’ufficio del ministero delle Infrastrutture che si occupa di sicurezza ferroviaria. La mancata collisione dell’11 settembre 2017 fu resa nota dalla «Gazzetta» il 13, lo stesso giorno in cui Sud-Est trasmise l’informativa obbligatoria all’Ansf. La dinamica dei fatti ricostruiti dagli investigatori ministeriali è estremamente chiara, ma apre uno spaccato molto inquientante sulla gestione delle linee del Salento: quel giorno si erano infatti registrati una serie di guasti al blocco conta assi, il sistema che «contando» il numero di passaggi è in grado di stabilire se una sezione di linea viene occupata da più di un treno. Il guasto comporta che il semaforo a protezione della linea diventi rosso, cosicché spetta alla sala operativa dare gli ordini, manualmente, ai treni. Nella sala di Novoli ci sono due postazioni, e l’addetto alla sezione Francavilla-Ceglie (che fa parte della linea Martina Franca-Lecce) stava dando manforte al collega incaricato della gestione della Zollino-Gagliano, su cui le sezioni guaste erano 10: dopo aver concesso al dirigente di Francavilla il via libera per il treno Tvat260 diretto verso Ceglie Messapica (erano le 18,59), si è dedicato all’altra linea ed ha poi erroneamente dato il via libera (alle 19,14) all’altro convoglio (Tvat269, una Aln presa a noleggio da Trenitalia) che era fermo a Ceglie e doveva procedere in senso opposto. Tra le 19,16 e le 19,21 i due treni si sono ritrovati contemporaneamente sulla stessa sezione di blocco e, dopo essersi avvistati, si sono fermati a circa 600 metri di distanza. A quel punto il 269 è stato fatto tornare in stazione a Ceglie Messapica per consentire il passaggio del primo treno (un Atr 220). Complessivamente i passeggeri non erano più di 15, e nessuno si è fatto male.
Lo spaccato inquietante è relativo alla quantità di guasti registrati sulla linea salentina. Guasti frequenti - hanno spiegato gli addetti agli ispettori - soprattutto in caso di pioggia. Dal 1° gennaio 2016 al giorno della collisione sfiorata, gli ispettori ne hanno contati 253 di competenza della sala operativa di Novoli, guasti spesso contemporanei: disconnessioni dei comandi, falsi contatti che fanno apparire «bloccata» una sezione in realtà libera, malfunzionamenti del blocco conta assi. In questi casi il regolamento di esercizio prevede che si torni al blocco telefonico, con lo scambio di dispacci, e soprattutto impone la velocità massima di 30 km l’ora. Una spiegazione alla lentezza esasperante delle Sud-Est, che sulla rete salentina è ancora più evidente.
Già a novembre scorso, quando il quadro dell’accaduto era chiaro, gli ispettori hanno raccomandato a Sud-Est che in casi simili devono coinvolgere anche il personale viaggiante dei treni nel controllo degli incroci, dunque imponendo lo scambio di dispacci per la partenza e l’arrivo. La «Gazzetta» ha chiesto a Sud-Est di chiarire se, a seguito della relazione degli ispettori, siano stati effettuati interventi di manutenzione straordinaria sulla linea oggetto dei guasti. La società del gruppo Fs oggi guidata da Luigi Lenci non ha ritenuto di dover rispondere.

Incidente rischiato fra Ceglie Messapica e Francavilla, sbagliò il dirigente di Novoli (Le)
Martedì 25 Settembre 2018, 13:07
26 Settembre 2018, 10:15