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La Xylella arriva in Francia, Spagna e Germania. Il Cnr: vanno tagliati gli alberi

 
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Pierferdinando La Notte: «E' un problema europeo, Eradicazione chirurgica unica misura in zone cuscinetto»

Giovedì 13 Settembre 2018, 18:16

18:54

BARI - La Xylella si sta diffondendo in tutta Europa, in particolare in Francia, Spagna e Germania e non è più certo un problema solo italiano e tanto meno della Puglia. E' quanto ha fatto sapere il ricercatore dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (Ipsp) del Cnr di Bari, Pierferdinando La Notte, in audizione alla commissione Agricoltura della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull'emergenza legata alla diffusione del batterio nella regione Puglia. 

La Xylella si sta diffondendo in tutta Europa, in particolare in Francia, Spagna e Germania e non è più certo un problema solo italiano e tantomeno della Puglia. E' quanto ha fatto sapere il ricercatore dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (Ipsp) del Cnr di Bari, Pierferdinando La Notte, in audizione alla commissione Agricoltura della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull'emergenza legata alla diffusione del batterio nella regione Puglia.

Questa consapevolezza - prosegue - era stata già acquisita nel 2015 dall'Ue e dal servizio fitosanitario nazionale. All'epoca si è passati da una strategia di eradicazione a una strategia di contenimento. Ad oggi manca una soluzione definitiva, una cura sperimentalmente verificata ed economicamente sostenibile". La Xylella - ha aggiunto - "non è solo un problema pugliese e nemmeno nazionale, ma un problema, a tutti gli effetti, europeo, perché ci sono due epidemie in Corsica e Costa Azzurra, un'intercettazione - quella sì eradicata - in un vivaio in Germania e nelle isole Baleari in Spagna, un'altra nella zona di Alicante, un'altra in Andalusia, anche questa in serra».

"Gli studi - puntualizza La Notte - hanno evidenziato che si tratta di sottospecie diverse, quindi introduzioni accidentali, quasi tutte rilevate provenienti dalle Americhe, che, complessivamente, considerati tutti i territori demarcati, interessano una superficie in tutti i focolai di 22mila km quadrati, appena lo 0,5% del territorio dell'Unione". "Mentre in Italia, nel Salento - spiega - il passaggio alla strategia di contenimento della Xylella è arrivato nel 2015, solo nel dicembre 2017 anche in Corsica e nelle Baleari i governi, prendendo atto che non era più eradicabile la malattia, il patogeno, anche loro sono passati a una strategia di contenimento".

Per "arrestare o rallentare l'avanzata dell'epidemia verso le aree ancora indenni" da Xylella, va attuata "una strategia di contenimento che si basa su 4 pilastri fondamentali".

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