SANREMO - «No, non vengo a Sanremo, ma spiritualmente sono lì, a sostenere la protesta degli agricoltori». A dirlo è Al Bano: «La loro è una sacrosanta richiesta ed è giusto che il buon Amadeus dia loro voce sul palco dell’Ariston. Non è il caso che vada io: questa è la protesta degli agricoltori, non dell’agricoltore singolo», ha aggiunto.
Da agricoltore nella sua Cellino San Marco quali sono i problemi dei lavoratori della terra? «Chi andrà sul palco saprà esporre alla grande quali sono le problematiche del settore. Io comunque mi dico sempre: «Meno male che fai il cantante, puoi sistemare le assurde spese che ci sono da affrontare».
Amadeus faccia come Pippo Baudo nel 1984 con i metalmeccanici, lui li fece salire sul palcoscenico di Sanremo e gli fece dire quello che dovevano dire''. Così Al Bano Carrisi lancia un appello ad Amadeus dopo la decisione della Rai di non far salire gli agricoltori sul palco dell'Ariston. Ieri l'azienda ha deciso che sarà il direttore artistico di Sanremo a leggere un comunicato che porterà alla conoscenza del grande pubblico i problemi, le difficoltà e le richieste che provengono dal mondo agricolo.
''Gli agricoltori stanno soffrendo un brutto periodo - sottolinea il cantante pugliese - molte aziende agricole sono già chiuse, dobbiamo stare attenti a queste cose. Amadeus prenda i rappresentanti della protesta che hanno la dialettica più idonea e li faccia salire sul palco affinché possano esprimere, di fronte alla tutta la Nazione, le proprie istanze. Sanremo non è solo il festival della musicalità ma anche della socialità. Io sono figlio di contadini - ricorda Al Bano - fino a 17 anni ho sgobbato anche io in mezzo alla vigna e ai terreni e devo dire che l’agricoltura è stata la mia fortuna perché, quando ho visto quanto era duro fare il contadino, sono scappato, anche grazie alla mia vocalità'', conclude.