Sabato 06 Settembre 2025 | 21:43

Diplomi falsi per lavorare nella sanità: a San Nicandro Garganico l'ex sindaco Nicandro Marinacci condannato a 7 anni e 7 mesi

 
Redazione online

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Diplomi falsi per lavorare nella sanità: a San Nicandro Garganico promotore associazione condannato a 7 anni e 7 mesi

in foto Nicandro Marinacci

Anche ex deputato è stato il principale promotore dell'associazione che produceva falsi diplomi di O.S.S. venduti anche per cifre fino a 25mila euro, utilizzati poi da centinaia di persone in tutta Italia per ottenere in modo illecito incarichi pubblici e sanitari

Martedì 22 Luglio 2025, 09:25

11:54

Il Tribunale Collegiale di Foggia ha emesso lo scorso 9 luglio la sentenza di primo grado nei confronti di Nicandro Marinacci, ex sindaco del Comune ed ex deputato, principale indagato nell’ambito di una vasta inchiesta su un sistema illecito di rilascio di documenti e titoli di studio presumibilmente falsi, utilizzati per l’accesso a concorsi pubblici e incarichi nel settore sanitario. L’uomo, ritenuto l’ideatore e promotore dell’organizzazione, è stato condannato a 7 anni e 7 mesi di reclusione.

Le accuse a suo carico sono pesanti: associazione per delinquere, truffa, falsità materiale e ideologica in atti pubblici, contraffazione e uso di sigilli pubblici, induzione in errore di pubblici ufficiali. Il Tribunale ha disposto inoltre l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, l’interdizione durante l’espiazione della pena e il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per cinque anni.

Il provvedimento giunge al termine di un’attività investigativa lunga e articolata, condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di San Nicandro Garganico con il coordinamento della Procura di Foggia. Le indagini, concluse nel gennaio 2023, avevano portato a tre arresti, 36 perquisizioni e 33 persone iscritte nel registro degli indagati. L’organizzazione, secondo gli inquirenti, avrebbe prodotto e commercializzato falsi diplomi di Operatore Socio Sanitario (O.S.S. e O.S.S.S.), venduti anche per cifre fino a 25.000 euro, utilizzati poi da centinaia di persone in tutta Italia per ottenere in modo illecito incarichi pubblici e sanitari.

L’attività illecita si sarebbe estesa oltre la Capitanata, coinvolgendo soggetti e sedi in Napoli, Salerno, Avellino, Pescara e Barletta-Andria-Trani. In alcuni casi, a fare uso dei falsi titoli sarebbero stati anche ignari cittadini, tratti in inganno da istituti di formazione fantasma, attivi nel territorio.

Nel dispositivo della sentenza si dichiara inoltre di non doversi procedere per altri capi d’imputazione, per difetto di querela. Per gli altri due soggetti sottoposti a misure cautelari e per i restanti imputati, si è ancora in attesa della pronuncia di primo grado.

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