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La tragica coincidenza: il 24 luglio 2007 rogo mortale devastò Peschici

 
Redazione online

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La tragica coincidenza: il 24 luglio 2007 rogo mortale devastò Peschici

Il Gargano fu inghiottito dalle lingue di fuoco alimentate dal vento: tre persone persero la vita

Mercoledì 24 Luglio 2024, 15:37

17:22

VIESTE - Ore di paura a Vieste per l'incendio che sta devastando la località San Felice, uno degli scenari più belli del promontorio del Gargano. Ma c'è una tragica coincidenza in questa storia. Perché proprio il 24 luglio di 17 anni fa, nel 2007, nella vicina Peschici morirono tre persone in un rogo che devastò il paese. Proprio questa sera alle 19.30 nella Parrocchia Sant'Elia ci sarà la Santa Messa in memoria dei concittadini deceduti
Furono 300 i feriti in totale, tra turisti e residenti, ingentissimi i danni a camping e villaggi turistici, ettari di macchia distrutti. Scoppiarono bombole di gas, il fuoco alimentato dal vento forte distrusse tutto. Tante persone trovarono rifugio in acqua, salvate dai pescatori della zona e dalle forze dell'ordine. I morti furono un commerciante 62enne, Domenico De Nittis, trovato ancora in vita, e i due fratelli di 81 e 71 anni Carmela e Romani Fasanella, carbonizzati in un'auto.

LE PAROLE DELL'ARCIVESCOVO DI VIESTE

Il vasto incendio che ha colpito oggi i boschi di Vieste è stato «appiccato, e non a caso, proprio nel giorno dell’anniversario del tragico incendio che devastò Peschici il 24 luglio di 17 anni fa, e questo di oggi è il quinto tentativo occorso in questa settimana di appiccare il fuoco proprio nel bosco sovrastante la fascinosa baia viestana di San Felice». Lo afferma in una dichiarazione l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone.
«Ma ancor più va denunciato - spiega - che i roghi funesti sono chiaramente provocati da mani fomentatrici di odio verso il Creato e verso la popolazione del nostro Gargano, un territorio che dà futuro solo se tutti insieme siamo capaci di preservarne la sua identità e la sua bellezza: quanto accaduto quest’oggi è un autentico gesto criminale commesso contro l’umanità di oggi e di domani, messo in atto da piromani, inviati certamente da mandanti, motivati da pura logica criminale e fomentata da meri interessi personali».
«Ai numerosi turisti ospitati nelle strutture investite dall’incendio - aggiunge - porgo la mia solidarietà e vicinanza per i disagi subiti. Alle Forze dell’Ordine e ai volontari di Protezione Civile impegnati nel duro lavoro di fronteggiare e spegnere l’incendio va il mio ringraziamento. Ai cittadini di Vieste va il mio plauso fraterno e la mia sincera ammirazione per l’opera di accoglienza e solidarietà verso i turisti, nostri ospiti, che alimentano in modo bello la nostra proposta di un’economia accogliente. Al Sindaco di Vieste, in particolare, oltre che porgere solidarietà, sono personalmente vicino, appoggio pienamente l’opera fattiva svolta e condivido la sua denuncia del grave misfatto operato».
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