L’alleanza giallo-rossa, per ora, veleggia senza intoppi solo alla Regione Puglia. A Bari i grillini hanno scelto di rimanere all’opposizione nonostante gli inviti giunti dal centrosinistra per finire insieme (in maggioranza) il secondo mandato di Antonio Decaro. Ora anche a Foggia, dove si dovrebbe votare in autunno, la costruzione dell’asse tra Pd e M5S appare in salita.
L’evento nel capoluogo dauno promosso dai grillini con il leader Giuseppe Conte ha rafforzato le tendenze autonomiste del Movimento che, dopo il successo alle politiche nel collegio uninominale (contro l’attuale ministro della Famiglia Eugenia Roccella candidata da Fdi), aspirano ad eleggere il primo sindaco identitaria a Cinquestelle.
Conte, accompagnato da a Federico Cafiero De Raho, ex Procuratore nazionale antimafia e deputato, ha promosso una manifestazione a cui hanno partecipato centinaia di sostenitori. In quella sede ha caratterizzato la proposta politica del Movimento in maniera fortemente legalitaria e ha postulato “una alleanza con le forze sane per dare discontinuità rispetto al passato, e per procedere verso il buon governo dopo commissariamento”.
Il centrosinistra, con il Pd in primis, ha colto la palla al balzo per chiedere la convocazione di un tavolo al fine ragionare su temi e programmi comuni e ci sono già stati un paio di incontri, descritti da fonti 5S come “interlocutori”, nonostante la partecipazione dei dirigenti Davide Emanuele (Pd) e Marco Pellegrini e Mario Furore per il M5S. I contiani stanno completando una piattaforma per la città molto rigoroso, con focus approfonditi su non solo su strade, decoro urbano e legalità, ma anche sui dossier legati alla gestione dei rifiuti e all’urbanistica”.
L’asse giallo-rosso, allo stato, non è l’unica opzione sul tavolo. «Ci proveremo a ragionare con i dem, ma l’intesa non è automatica», dicono. Di fatto si replica la tendenza a rivendicare un percorso autonoma già palesata a Bari, in nome del «nessuna alleanza strutturale col Pd», decretata da Conte. Nel capoluogo dauno, però, c’è anche una parte della base degli attivisti che - sulla linea della sinergia registrata nella giunta regionale dove Rosa Barone è assessore al Welfare - preferirebbe muoversi nell’ambito della coalizione dei pugliesi. Un altro gruppo, invece, spinge perché il Movimento si distingua e proceda assemblando una coalizione civica, e dialogando con il movimento fortemente critico verso il centrodestra promosso da Giuseppe Mainiero, da consigliere comunale schierato su posizione di opposizione oltranzista alla giunta Landella.
Dai programmi ai nomi: il Pd - che qui ha come uomo forte il vicepresidente della giunta Raffaele Piemontese - vedrebbe bene una alleanza con la grillina Rosa Barone candidato sindaco, ma lo statuto M5S non prevede deroghe post secondo mandato. Il leader Conte, invece, accarezza l’idea di lanciare Mario Furore, eurodeputato eletto nel 2019, molto apprezzato dalla base militante.
Il centrodestra, intanto, prosegue il suo percorso per consolidare una coalizione ampia (oltre a Fi, Fdi e Lega ci sono anche Udc e Noi per l’Italia) e aperta al mondo civico, come nel modello Brindisi. A Foggia oltre al consigliere regionale di Fdi Giannnicola De Leonardis, al collega della Lega Joseph Splendido e ai due azzurri Napoleone Cera e Paolo Dell’Erba, la coalizione può contare sul deputato meloniano Giandonato Lasalandra e sull’eurodeputato salviniano Massimo Casanova.
«Le forze politiche - è scritto in una nota - hanno stilato un primo cronoprogramma di azioni ed obiettivi, condividendo l’allargamento del tavolo a tutte le forze politiche e civiche che si riconoscono nell'alveo del centrodestra». In questa settimana ci saranno ulteriori incontri per consolidare il percorso del fronte conservatore.