Auto esce di strada tra Foggia e Manfredonia e si ribalta: 2 persone ferite
NEWS DALLA SEZIONE
Foggia, la Pinacoteca diventa «La 9Cento Libri ad Arte»
Foggia, bomba esplode davanti a villa in ristrutturazione
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
tragedia
Redazione Online (foto Maizzi)
26 Gennaio 2021
ORTA NOVA - Una donna sarebbe stata uccisa stasera nella sua abitazione ad Orta Nova, nel Foggiano, in via La Bellarte. Sul posto sono accorsi i carabinieri. La vittima è Tiziana Gentile, di 48 anni, una bracciante agricola. La donna è stata trovata morta in casa attorno alle 17:30 e pare che sia stata accoltellata. I carabinieri, subito al a lavoro, avrebbero concentrato le loro attenzioni su un uomo. I sospetti dei carabinieri, secondo quanto è emerso, sarebbero a carico di un uomo di 46 anni che avrebbe sfondato la porta dell’abitazione della famiglia Gentile e, una volta in casa, avrebbe accoltellato la donna alla gola.
La donna era spostata ed aveva due figli di 17 e 18 anni. A quanto si apprende da alcuni parenti della vittima, a dare l’allarme ai carabinieri sarebbero stati alcuni vicini di casa che hanno sentito le urla della donna.
FERMATO UN 46ENNE - La Procura di Foggia ha disposto il fermo di Gerardo Tarantino: il 46enne bracciante agricolo è accusato di aver ucciso Tiziana Gentile, la donna di 48 anni accoltellata ieri sera alla gola nel suo appartamento ad Orta Nova, nel Foggiano. L’uomo - conferma il suo difensore, l'avvocato Michele Sodrio - è stato fermato dai carabinieri nei pressi dell’abitazione della vittima. La donna, bracciante agricola, era sposata e aveva due figli di 17 e 18 anni. Il movente del delitto non è ancora chiaro. «Non ho fatto niente, state sbagliando persona»: si è difeso così dopo essere stato fermato dai carabinieri Gerardo Tarantino, il bracciante agricolo di 46 anni accusato di aver ucciso ieri in un appartamento di Orta Nova (Foggia) la sua collega Tiziana Gentile, di 48 anni, sposata e madre di due ragazzi.
«Il mio cliente si dichiara disperatamente innocente - afferma il suo difensore Michele Sodrio -. In caserma ha compiuto gesti di autolesionismo sbattendo più volte la testa contro il muro». «Il fermato - riferisce Sodrio - ha svolto il servizio di leva nei carabinieri ed è impegnato da sempre nelle associazioni religiose e di volontariato».
«Ti consegno tutto: la divisa, l'abito di San Gerardo e il mio borsone da lavoro in campagna. Ora sei tu il capo a casa. Ti dono casa e terre e le mie carte elettroniche. Sono latitante a papà. Vi farò vedere io scusa... Devo camminare senza documenti sono pericoloso, so mangiare erba e sono senza soldi». E’ il messaggio indirizzato al figlio apparso sulla sua pagina Facebook di Gerardo Tarantino. Il messaggio, immediatamente dopo l’omicidio, è diventato virale nelle chat al punto che il legale dell’uomo, l’avvocato Michele Sodrio, precisa che: «Tarantino ha più volte ripetuto ai carabinieri, mentre era in caserma, che quei messaggi non li ha scritti lui. Il mio cliente ha inoltre più profili social a suo nome», spiega Sodrio.
IL COMMENTO DEL SINDACO - «Stiamo vivendo un periodo particolarmente critico, da un lato l’escalation criminale con bombe e rapine, dall’altro oggi siamo costretti a commentare un atto di una violenza ingiustificabile». È il commento del sindaco di Orta Nova, Mimmo Lasorsa, la cittadina del Foggiano dove ieri sera è stata uccisa Tiziana Gentile, 48 anni, bracciante agricola, accoltellata alla gola all’interno della sua abitazione. Per il delitto è stato fermato Gerardo Tarantino, bracciante agricolo di 46 anni. Quest’ultimo è stato bloccato nelle vicinanze di casa della vittime e presentava - riferisce chi indaga - vistose escoriazioni e tracce di sangue sugli abiti e su alcune parti del corpo. Al momento il movente non è stato ancora accertato.
In paese si era sparsa la voce di possibili litigi avvenuti tra la vittima e la moglie del presunto assassino. Sul punto gli inquirenti non si sbilanciano e riferiscono che «si valuta ogni ipotesi investigativa». Intanto il sindaco ha scritto una lettera al prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, con la quale chiede un incontro urgente al fine di chiedere una intensificazione dei controlli.
6 photos
Continua, insomma, l'escalation di fatti di cronaca nel comune dl Foggiano. Ieri, infatti, una bomba fu stata fatta esplodere davanti ad un bar di piazza Pietro Nenni.
I PRECEDENTI - A Orta Nova, intanto, la comunità è incredula dopo questo ennesimo femminicidio. E si interroga sui motivi per i quali le donne finiscano nel mirino di uomini assassini, spesso loro parenti. Il 12 ottobre del 2019, a Orta Nova, Ciro Curcelli, assistente capo della polizia penitenziaria di 53 anni, uccise con la sua pistola di ordinanza la moglie Teresa, 54 anni, e le due figlie di 12 e 18 anni. Poi, l’agente si tolse la vita con la stessa arma. Le tre donne vennero uccise in palazzo a poche decine di metri dallo stabile in cui è stata uccisa Tiziana.
Il 29 ottobre dello stesso anno, a pochi giorni dal triplice femminicidio, fu assassinata Filomena Bruno, 53 anni. Ad ucciderla fu l’ex genero Cristoforo Aghilar, 37enne. Filomena fu accoltellata e tentò di scappare, invano, per poi accasciarsi al suolo senza vita. Aghilar è tra i protagonisti dell’evasione di massa dal carcere di Foggia, avvenuta il 9 marzo 2020, quando fuggirono 72 detenuti durante violenti proteste. Dopo 4 mesi di latitanza è stato nuovamente catturato.
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su