Il Tribunale civile di Lecce (giudice Daniele Gallucci) ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire complessivamente circa 1 milione di euro ai familiari di un lavoratore deceduto a 80 anni per mesotelioma pleurico. La causa è stata promossa dagli eredi, assistiti dagli avvocati Fabrizio e Massimiliano Del Vecchio.
Il giudice ha confermato il nesso causale tra la malattia e la lunga esposizione all’amianto durante l’attività lavorativa svolta dal 1954 al 1994, senza dispositivi di protezione adeguati e in presenza di sistemi di aspirazione non conformi, su unità navali della Marina Militare. La decisione si fonda anche sul giudicato del Tribunale di Taranto, che aveva già riconosciuto la responsabilità del datore di lavoro per danno biologico differenziale.
Il Tribunale ha stabilito i risarcimenti per danni non patrimoniali iure proprio: 250.304 euro alla moglie e importi compresi tra 219.016 e 226.838 euro per ciascun figlio, con interessi legali dal giorno del decesso e rivalutazione monetaria. Il Ministero della Difesa è inoltre condannato al pagamento delle spese legali, pari a oltre 18mila euro più oneri accessori.